La Ferrari si è resa protagonista di un inizio di stagione strepitoso. Charles Leclerc e Carlos Sainz siglano un primato che mancava da anni.
In casa Ferrari si può sorridere dopo il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Per la seconda volta consecutiva, entrambe le F1-75 sono salite sul podio, con Charles Leclerc secondo davanti a Carlos Sainz. Com’è ovvio che sia, c’è grande amarezza per il successo sfumato a tre giri dalla fine, con Max Verstappen che è riuscito a portare davanti a tutti la sua Red Bull.
La RB18 si è dimostrata superiore in termini di velocità massima, grazie ad un’efficienza aerodinamica ineguagliabile e ad un motore Honda molto performante. Allo stato attuale delle cose, la Ferrari è la monoposto con il maggior carico aerodinamico, non proprio quello che serve su una pista come Jeddah.
Perdere per solo mezzo secondo sul secondo tracciato più veloce del calendario dopo Monza è un risultato eccellente, che fa davvero ben sperare in vista delle prossime tappe di Melbourne ed Imola, tracciati più favorevoli alla Rossa. La monoposto è competitiva in tutte le condizioni e fa molto ben sperare, con le leadership nelle classifiche piloti e costruttori che sono state ulteriormente rafforzate.
Ferrari, grande risultato nel mondiale costruttori
Charles Leclerc è in testa al mondiale con 45 punti, dopo una vittoria, un secondo posto e ben due giri veloci, che gli sono valsi un paio di lunghezze in più. Carlos Sainz perde terreno, ma mantiene la piazza d’onore a quota 33. Max Verstappen si avvicina alle due Ferrari, ottenendo i primi 25 punti della sua stagione dopo il disastro del Bahrain.
Guardando la classifica costruttori, c’è un dato che fa sognare i tifosi del Cavallino. Con 78 punti ottenuti su 88 disponibili, la Ferrari è saldamente al comando di questo mondiale, con Mercedes seconda, ma staccata di 40 lunghezze. Netto il passo in avanti della Red Bull, che grazie anche al quarto posto di Sergio Perez è a solo un punto dal team di Brackley.
Il Cavallino, dunque, ha più punti da sola rispetto a quelli di Mercedes e Red Bull messe insieme, 78 a 75. Se si esclude la prima gara, una cosa del genere non accadeva alla Rossa dai tempi d’oro di Michael Schumacher, quando lui e Rubens Barrichello rifilavano distacchi abissali alla concorrenza.
Leclerc e Sainz sanno benissimo che la strada è molto lunga, ma il Gran Premio d’Australia del prossimo 10 aprile potrebbe essere una grande occasione per tornare ad allungare. Le ultime due vittorie della Scuderia modenese a Melbourne sono datate 2017 e 2018 con Sebastian Vettel, che è stato anche l’unico a regalare un successo all’Albert Park alla Red Bull, nel 2011. Entrambe le squadre di testa vogliono aggiornare le loro statistiche dall’altra parte del mondo.