La Ferrari si sta dimostrando una delle Scuderie più veloci in questa prima parte di stagione 2022, riuscendo a ottenere grandi risultati.
La novità più bella della stagione 2022 è sicuramente la Ferrari, con la Scuderia di Maranello che è finalmente riuscita a tornare in vetta al grande spettacolo della F1 essendo riuscita a sfruttare nel migliore dei modi la rivoluzione che è stata attuata dalla FIA in questi mesi e per ora i risultati sono davvero favorevoli.
La doppietta del Bahrain con Leclerc primo e Sainz secondo sembra non essere un caso, dato che anche dalle qualifiche dell’Arabia Saudita, i due in Rosso sono stati in grado di fare meglio di Max Verstappen, nonostante sarà Sergio Perez a partire per primo dalla Pole Position, ma la grande novità sta nell’assetto di una macchina davvero incredibile.
Dopo una serie di stagioni altamente deludenti, con il 2020 e il 2021 che non hanno mai portato successi in pista, la Ferrari è finalmente pronta per essere di nuovo una straordinaria macchina competitiva e di altissimo livello, tanto è vero che in questa prima fase dell’anno è senza dubbio la migliore del circuito.
La doppietta in Bahrain è stata un po’ casuale, decisiva infatti la rottura di Max Verstappen, anche si fa sempre più strada la notizia di una possibile assenza di benzina che ha così limitato le vetture Red Bull, ma Leclerc ha dominato il weekend dall’inizio fino alla fine, vincendo la qualifica e rimanendo in testa per tutto il Gran Premio meritando il successo.
Dunque è giusto capire quali sono i punti di forza di una Ferrari che non può essere così competitiva solamente grazie a un grande motore, che comunque resta il motivo principale per poter primeggiare e le favolose prestazioni di Alfa Romeo e Haas ne sono una testimonianza, ma da solo non può bastare.
Il passaggio all’effetto suolo e l’utilizzo di pneumatici non più da 13″, ma molto più grandi da 18″, ha fatto sì che venisse modificata e rivoluzionata tutta la costruzione della monoposto che a questo punto è stata in grado di mettere in risalto una serie di dettagli he le hanno permesso in questo momento di essere la prima Scuderia al mondo.
Uno di questi è sicuramente la particolarità nella costruzione del muso modulare, infatti questa è una caratteristica che è stata adottata da diverse squadre che diventa fondamentale per poter rispettare i nuovi regolamenti dettati dal Budget Cap che ha l’obbligo dunque di far sì che si possa avere il massimo risultato con i minimi costi.
La Ferrari ha così deciso che avrebbe dovuto scomporre il muso modulare in ben due parti, con la prima che si sarebbe attaccata al telaio della monoposto che se ha il compito di far sì che venga superato il crash test della Federazione e la seconda è più deformabile ed è stata ricoperta da una carrozzeria asportabile che può venire cambiata senza problemi per ragioni di aerodinamica.
Si può notare inoltre come il naso della Ferrari sia stato estremamente bombato, utilizzando la copertura in carbonio che potuto poter creare un rapporto diretto con l’ala anteriore, dalla quale si può notare i l profilo a cucchiaio nella parte centrale che permette così di alimentare il passaggio dell’aria destinato ai canali di Venturi.
La Ferrari cambia volto e il muso modulare può essere la forza per il futuro
La dimostrazione che la Ferrari sta facendo perfettamente tutto secondo i piani è dimostrato anche dal fatto che presenta quattro flap che compongono l’ala anteriore che devono essere ancorati al muso in quanto non sono presenti dei piloni di sostegno, dunque le Scuderie sono state costrette a cercare delle soluzioni alternative in modo tale che potessero aiutare in caso di incendio della monoposto.
La situazione per poter migliorare sempre di più la Rossa non è però ancora terminata, tanto è vero che in Ferrari stanno pensando di ridisegnare il naso della monoposto senza che questa però debba ulteriormente passare attraverso i crash test della FIA, in quanto la struttura di assorbimento rimarrebbe intatta rispetto alla precedente versione.
A Maranello non si può dunque negare il fatto che abbiano lavorato alla perfezione e siano stati in grado di creare una perfetta alchimia tra i meccanici, i dirigenti e anche i piloti che stanno dimostrando a tutti gli effetti di adorare questa monoposto e di saperla far volare come da tanto tempo non si vedeva.
Oggi ci sarà il secondo grande appuntamento dell’anno e tutti questi sistemi di sicurezza che sono stati elencati nel muso modulare potrebbero essere davvero determinanti in occasioni come quella di oggi, dato che il circuito di Jeddah è sempre stato, seppur abbia vita breve uno dei più pericolosi in assoluto.
In Arabia Saudita per ora si sono disputati solo due qualifiche e un Gran Premio nella storia e ci sono state già la bellezza di quattro “Bandiere Rosse“, ecco dunque perché è chiaro ed evidente a tutti come la sicurezza in F1 debba essere messa al primo posto per la costruzione delle nuove monoposto, riuscendo a unire con la velocità e con un aumento dell’aerodinamicità.
La Ferrari dunque si frega le mani per il grande lavoro fatto in fase di costruzione e ora sta iniziando a raccogliere i frutti, dopo un lungo periodo complicata che aveva allontanato la Rossa dal vertice.