I tifosi della Ferrari si aspettavano una Ferrari in lizza per il campionato fino all’ultima tappa del mondiale. Leclerc è scivolato già a 63 punti da Verstappen.
Verstappen non avrà creduto ai suoi occhi quando ha razionalizzato di aver guadagnato altri 25 punti su Leclerc. Il pilota della Red Bull Racing aveva dimostrato una grande velocità, soprattutto grazie al DRS, rimanendo incollato nella prima fase di gara agli scarichi del ferrarista. Charles si era difeso in modo egregio, dimostrando un grande feeling anche in Francia. Dopo la vittoria in Austria, la terza della stagione, Leclerc si era presentato al Paul Ricard con il morale a mille. Avrebbe voluto continuare la striscia positiva di risultati per la Scuderia davanti al pubblico francese.
I fan erano in trepidante attesa del secondo trionfo consecutivo, ma per il ventiquattrenne è arrivata una batosta pesantissima. Verstappen ha anticipato le mosse degli strateghi della Ferrari, fermandosi per il cambio gomme. La scelta ha sicuramente indotto il Principino di Monaco a dare il massimo nel tentativo di tenersi stretta la prima posizione. Ma proprio quando il team ha comunicato a CL16 di preservare le gomme, il monegasco ha perso il controllo della sua wing car ed è finito in testacoda per concludere la sua gara contro le barriere. Ha provato a innestare la retromarcia, ma la F1-75 è rimasta incastrata nel muro di gomme.
Uno zero pesantissimo, l’ennesimo della sua stagione, il primo per un suo errore alla guida. Nella altre due occasioni a cedere è stato il motore della F1-75. Leclerc non si è mai perso d’animo e ha sempre dichiarato, ai giornalisti, che avrebbe continuato a spingere ed ottenere il massimo, puntando al titolo mondiale. Charles ha un carattere signorile e spontaneo, una persona corretta fino al midollo che cerca sempre di responsabilizzarsi. L’ambiente del circus è composto da persone che hanno, sicuramente, più esperienza e strategie sotto tanti aspetti. La power unit Ferrari è la migliore? Arriva la dura risposta dei rivali.
Max Verstappen ha un carattere molto diverso da Charles. In classifica ha già raggiunto quota 233, Charles Leclerc è rimasto fermo a quota 170 punti, dopo il ritiro in Francia, e Sergio Perez è sempre terzo a 163. Carlos Sainz, invece, dopo il quinto posto del Paul Ricard, è insidiato dai piloti della Mercedes. George Russell e Lewis Hamilton, entrambi sul podio in Francia, hanno accorciato le distanze, portandosi in scia dello spagnolo. Il distacco nei costruttori si è fatto ampio. Nella graduatoria dei team la Red Bull Racing è a 396 punti, davanti alla Scuderia a 314. La Mercedes è a 270, a -44 punti dalla Ferrari.
La bordata a Charles Leclerc
Il monegasco ha commesso l’errore più pensate della sua carriera, ma se perderà il mondiale non sarà una colpa esclusiva degli sbagli di Imola e del Paul Ricard. Il pacchetto generale, pilota-squadra-auto, non è stato sin qui all’altezza della perfezione degli avversari. Leclerc si è mostrato molto duro con sé stesso al termine del GP di Francia e ha dichiarato, senza mezzi termini che, se perderà il mondiale, di 32 punti saprà a chi attribuire la colpa. In realtà, Leclerc si è ritrovato in una condizione da dentro o fuori, a causa degli innumerevoli errori della squadra. La Ferrari è finta anche nel mirino della Mercedes.
Il giovane ha sempre dato il massimo, provando a coprire i macroscopici sbagli della Scuderia. Un vero team player che ha protetto tutti, ma in mondo visione ha avuto il dito puntato contro di Binotto. Scene raccapriccianti che lasciano presupporre un clima sempre teso. Charles è l’unico che ha sempre puntato all’ambizioso traguardo mondiale, ed è questo il modo migliore per farsi volere bene dai tifosi. Leclerc è amato e coccolato e gli si perdona tutto. Non è dello stesso avviso il mitico ingegnere Forghieri che ha manifestato una idea chiara su Leclerc. In una intervista rilasciata a Libero, l’ex direttore tecnico della Scuderia Ferrari dal 1962 al 1971 e dal 1973 al 1984 ha dichiarato che Leclerc non è ancora pronto per lottare per il mondiale.
Il pilota sarebbe ancora acerbo e non all’altezza dell’arduo compito. Certo non lo hanno aiutato i ritiri in Spagna e in Azerbaijan, ma sotto pressione, il #16 ha commesso un errore che era difficile da immaginare. Quando, però, si è costretti a dare il massimo ed inseguire, è più facile commettere errori. Secondo Mauro Forghieri ci vorrà ancora del tempo. “Leclerc è veloce ma deve crescere. Gli errori che continua a commettere dopo cinque anni di Formula 1 suggeriscono che, oggi, non è ancora pronto per l’iride”, ha annunciato l’ingegnere italiano sull’edizione odierna di Libero.
Sotto la sua guida la Scuderia di Maranello conquistò 7 titoli costruttori. Il modenese ha spiegato che il campione austriaco, Niki Lauda, necessitò di una stagione per fare la differenza alla guida della Rossa. “Leclerc va aiutato ai box, consigliato meglio. Quando Niki Lauda arrivò in Ferrari, nel 1974, era bravo ma non bravissimo. Lo affinammo e l’anno dopo vinse il mondiale. I tifosi della Ferrari devono accettare la realtà: il titolo se lo merita ancora Verstappen che è più glaciale e più completo come pilota”, ha spiegato Forghieri. Al momento Max ha raggiunto un grado di perfezione difficile da raggiungere. L’olandese si è sudato il titolo lo scorso anno, detronizzando un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton. E’ normale che sia in un punto della carriera differente, vicino a riconfermarsi campione su un’auto molto diversa rispetto a quella dello scorso anno. Leclerc imparerà in fretta e, difficilmente, dimenticare la tappa francese.