La Ferrari e Jean Todt si sarebbero dovute riunire, ma le dichiarazioni del francese non fanno ben sperare. Ecco le sue parole.
In casa Ferrari c’è tanta voglia di tornare a vincere. Il Cavallino ha completato, con il Gran Premio di Abu Dhabi, la seconda stagione completa e consecutiva senza vincere nemmeno una gara. L’ultima volta era accaduto tra 1991 e 1993, quando furono addirittura tre i campionati a secco di successi.
Da quel momento in poi, la rossa ha iniziato una lenta ricostruzione, con il trionfo scacciacrisi di Gerhard Berger che arrivò nel luglio del 1994 in Germania. Anno dopo anno, e con l’arrivo di Michael Schumacher, la Scuderia modenese aprì un ciclo vincente, che durò per diversi anni all’inizio del nuovo millennio.
Dopo gli addii del Kaiser di Kerpen, di Jean Todt e di Ross Brawn, la Ferrari ha iniziato un declino interminabile, cambiando diversi team principal nell’arco di sette anni. Dopo le prime gare del 2014, Stefano Domenicali venne messo alla porta, lasciando spazio a Marco Mattiacci che cedette poi il posto a Maurizio Arrivabene.
Sotto la sua direzione, a Maranello tornò un filino di speranza, e nel biennio 2017-2018 tornò un buon livello di competitività. Gli errori di Sebastian Vettel, quelli del muretto ed i problemi di affidabilità non permisero la conquista del titolo, ed anche lui fu mandato a casa cedendo il passo a Mattia Binotto.
Con quest’ultimo è avvenuto, sia dal punto di vista tecnico che politico, il tracollo più totale, anche a causa di una dirigenza poco presente e capitanata non più da Sergio Marchionne ma da John Elkann. L’accordo segreto con la FIA, stilato ad inizio 2020, ha tagliato le gambe al Cavallino, con la potenza della power unit che è crollata in un lampo, portando la rossa dal primo all’ultimo posto per quanto riguarda la bontà del propulsore. In questa stagione c’è stato qualche passo in avanti, ma i top team appaiono ancora lontanissimi.
Come sta Michael Schumacher? Le parole di Todt lasciano poca speranza
In questi giorni, tramite l’indiscrezione di Giorgio Terruzzi lanciata sul “Corriere della Sera“, sembrava quasi fatta per un ritorno in Ferrari di Jean Todt. Il francese, che ha appena lasciato la carica di presidente della FIA dopo ben 12 anni di servizio, è stato protagonista della storia rossa dal 1993 al 2007, vincendo tutto ciò che era possibile.
Secondo il giornalista, il nuovo ruolo del transalpino sarebbe quello di Superconsulente, in modo da aiutare Mattia Binotto nella gestione del team. Stando a quanto riportato da “L’Equipe“, Todt avrebbe parzialmente smentito il suo ritorno a Via Abetone Inferiore, anche se nulla può essere escluso.
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“Attualmente non c’è nulla di vero, dobbiamo essere realisti. Il mio impegno per la sicurezza stradale con le Nazioni Unite è la cosa più importante al momento. Non chiudo la porta con forza ad altre attività, ma devono essere compatibili con i miei impegni attuali“. Il sogno di rivedere Todt in Ferrari è già finito? Di sicuro non può esserci niente, visto che nel motorsport gli scenari cambiano alla velocità della luce. Tuttavia, per i tifosi sarebbe una bella boccata d’aria fresca la possibilità di avere un manager di così grande successo nel team rosso.
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