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Leclerc, svelato il suo trucco in qualifica: ecco cosa fa il pilota Ferrari

Charles Leclerc ha ottenuto un’altra Pole Position in stagione e a Baku ha intenzione di scrivere ancora pagine memorabili di storia.

Esiste già una classifica dove Charles Leclerc è stato in grado di superare Max Verstappen e si tratta di quella che riguarda il numero di Pole Position ottenute in carriera, un qualcosa davvero di unico e sensazionale considerando come il monegasco non abbia mai avuto monoposte, escludendo quest’anno di grande livello, ma il problema non è mai al sabato, ma sempre alla domenica.

Charles Leclerc Ferrari (Ansa Foto)

Ottenere 15 Pole Position in carriera è già di per sé un qualcosa davvero di straordinario e se in otto gare riesci a coglierne ben 6 vuol dire che sei speciale e che in te c’è un futuro campione del mondo che non vede l’ora di poter dimostrare a tutti il perché si viene definiti Predestinato.

Leclerc ottiene l’ennesima prima fila della stagione, considerando anche gli unici secondi posti a Jeddah e Imola si tratta di una assoluta costante della stagione, con Baku che non sembrava dover essere adatta per la Pole, ma che invece si è rivelata sensazionale per il giovane fenomeno del Principato.

Charles è stato in grado di realizzare un giro capolavoro che ha reso impossibile la rimonta delle Red Bull di Verstappen e soprattutto del messicano Perez, con l’ex Racing Point che vuole dimostrare a tutti gli effetti di essere in lotta per il titolo Mondiale e che non debba essere considerato unicamente lo scudiero dell’olandese.

A Baku ora bisogna completare l’opera, perché se già 4 vittorie su 14 Pole Position è un risultato davvero molto deludente, non si può peggiorare ulteriormente ancora questa statistica, ecco perché è giusto cercare di analizzare come mai la sua media tra successi in gara e quelli al sabato sia così importante.

Il segreto di Leclerc al sabato e i crolli della domenica

Il monegasco infatti sembra aver trovato il modo giusto per poter superare gli altri in quanto a velocità pura, tanto è vero che si nota come Charles in qualifica abbassi in maniera molto chiara la testa e il casco in modo tale da poter rendere sempre più aerodinamica la sua vettura.

In questo modo il ragazzo della Ferrari riesce a a guadagnare quelle piccole frazioni di secondo che possono sembrare minime e inutili agli occhi di uno spettatore poco attento, ma in un mondo come quello della F1 che è basato unicamente sui decimi e centesimi di secondo può diventare un dettaglio davvero fondamentale.

La Pole Position numero 15 ha permesso a Leclerc di prendersi in solitaria la 22esima posizione di sempre in questa particolare classifica e l’unica magra consolazione e che ci sono stati anche piloti che hanno fatto meglio di lui senza mai raggiungere l’iride massimo in carriera.

A una sola lunghezza di distanza troviamo l’eterno secondo della fine degli anni ’50 e primi ’60 Stirling Moss e il brasiliano storico secondo della Ferrari Felipe Massa, con entrambi che furono davvero a un passo dal grande trionfo, mentre a 18 troviamo un altro ex della Rossa.

Si tratta dell’istrionico francese René Arnoux, mentre il migliore Poleman senza mai essersi laureato campione del mondo è il finlandese Valtteri Bottas con ben 20 miglior tempo nella sua carriera in qualifica, ma non è mai andato oltre ai due secondi posto nel 2019 e nel 2020 con la Mercedes da secondo di Hamilton.

Escludendo Moss che ha una media perfetta, 16 Pole per altrettante vittorie, notiamo come anche per tutti gli altri il rapporto tra il sabato e la domenica sia negativo, con Massa che ha quello meno peggio, dettato da 11 vittorie in pista, ma la situazione precipita per gli altri due.

Il finlandese attualmente all’Alfa Romeo ha la media esattamente di un successo ogni 2 Pole, viste le sue 10 vittorie, mentre quella di Arnoux è molto bassa dettata unicamente dai suoi sette trionfi in carriera, con Leclerc però che in questo momento è decisamente il peggiore.

La motivazione è però semplice, ovvero il monegasco ha sempre guidato delle monoposto non all’altezza delle altre grande Scuderie, escludendo questa stagione, quindi le 7 Pole del 2019, che lo portarono a essere il migliore nella categoria dell’annata, sono state un vero e proprio capolavoro personale, ma non potevano essere confermate in pista, motivazione che accresce ancora di più pensando alle due ottenute a Baku e Monaco nel 2021.

Quest’anno la vettura è però molto competitiva e allora c’è assolutamente bisogno di un cambio di rotta, perché dopo i problemi meccanici di Barcellona e la folle strategia di Monaco, è giunto il tempo di tornare a raccogliere grandi punti e grandi traguardi per un indemoniato e fenomenale in qualifica Charles Leclerc.

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