La Ferrari va in vacanza con un terzo posto conquistato nel mondiale costruttori, ma Mattia Binotto sa che occorre migliorare molto.
Il 2021 è ormai agli sgoccioli, e la F1 è pronta ad entrare in una nuova era. La rivoluzione regolamentare del prossimo anno potrebbe rimescolare i valori in campo, regalarci una sfida ancor più avvincente di quella appena vissuta, o porre davanti a tutti un team in grado di dominare la scena. Questo se lo augurano i tifosi della Ferrari, nella speranza di vedere una superiorità tecnica simile a quella della Brawn GP del 2009 o della Mercedes del 2014.
Ovviamente, a meno di miracoli, stiamo parlando di fantascienza. Le vetture verranno si cambiate, ma la bravura di team come Red Bull e Mercedes non verrà di certo cancellata. Queste due squadre hanno creato un gap impressionante nelle ultime 2-3 stagioni, facendo il vuoto totale sulla concorrenza. La rossa è incappata nel crollo della propria power unit a seguito dell’accordo segreto con la FIA, stipulato ai primi di marzo del 2020.
Pochi giorni dopo, in Australia, sarebbe dovuto partire il nuovo mondiale, rimandato per l’esplosione della Pandemia che aveva raggiunto anche Melbourne. La crisi della Ferrari rimase nascosta per qualche mese, ma a luglio, in Austria, fu impossibile negare l’evidenza e non mostrare le magagne. Quel campionato fu una tragedia sportiva, mentre nel 2021 le cose sono andate in miglioramento.
La SF21 è apparsa, sin da subito, un netto passo avanti, sia dal punto di vista motoristico che telaistico. La bontà aerodinamica della monoposto è stata confermata quasi subito con la pole di Charles Leclerc a Monaco ed il secondo posto di Carlos Sainz in gara, cose impensabili la scorsa stagione. La terza posizione nel mondiale costruttori davanti a McLaren, Alpine, AlphaTauri ed Aston Martin è un inizio, dal momento che queste quattro case erano superiori alla rossa 12 mesi fa.
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Ferrari, Binotto fa un bilancio della stagione
La Ferrari sta ultimando il suo nuovo progetto, quello della riscossa e della speranza. Il brand ha bisogno di risollevarsi, ma in caso di ennesimo fallimento, è facile immaginare una rivoluzione che porterebbe Mattia Binotto lontano dal ruolo di team principal. E sappiamo che i cambiamenti importanti richiedono tempo per portare a dei risultati.
In un’intervista rilasciata a “Motorsportweek.com“, il boss del Cavallino ha commentato anche la difficile stagione di Charles Leclerc, che ha inaspettatamente concluso alle spalle di Carlos Sainz questo mondiale: “Siamo cresciuti moltissimo, ma è ancora troppo presto per pensare di aver chiuso totalmente il gap. Charles è stato coinvolto in due sfortunati incidenti a Monaco e Budapest, e probabilmente gli sono costati almeno 40 punti in classifica mondiale“.
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Il team principal della Ferrari ha parlato anche del 2022: “Guardiamo al futuro con grande fiducia, ma è chiaro che è impossibile prevedere che lotteremo per il mondiale, dal momento che non conosciamo il lavoro degli altri. Dobbiamo migliorare la macchina e tornare alla vittoria, ma sappiamo che Red Bull e Mercedes sono fortissime. Useremo un motore a combustione totalmente nuovo, con grandi aggiornamenti sulla parte elettrica. Per noi era fondamentale provarle quest’anno e lo abbiamo fatto con successo“.