Il muretto Ferrari torna su quanto fatto a Suzuka: le gomme di Leclerc erano usurate, ma non c’era altro tempo per una sosta.
Gomme, che preoccupazione. A Suzuka, quelle di Charles Leclerc sono arrivate sul traguardo praticamente lisce, mentre quelle di Max Verstappen hanno fornito al ragazzo di Hasselt, un finale migliore. Da dire anche che Binotto, dopo la prova di forza del monegasco in Q3, aveva detto di essere soddisfatto per aver risparmiato un treno di pneumatici soft. Ed allora, cosa sarà accaduto poi la domenica?
“Abbiamo cercato di salvare più treni di gomme possibili per il Gran Premio, ma domenica ci siamo resi conto che sarebbero stati inutili”. Questo, è quanto spiegato alla stampa, l’ingegnere, Iñaki Rueda, responsabile delle strategie al muretto Ferrari. Ma attenzione, perché qui non si tratta di un errore di valutazione, Charles, che intanto in rosso ha già scritto la storia, stavolta non potrebbe lamentarsi di nulla. Ecco come mai.
La Ferrari ha fatto il massimo in Giappone, ed anche Leclerc
La gara è andata in un certo modo, lo sappiamo tutti. Iniziata, subito sospesa e poi terminata non per giri ma a tempo. “Avendo possibile di scegliere con che gomma partire sul bagnato tutti hanno optato per l’intermedia perché è una gomma nettamente migliore rispetto alla full wet – ha spiegato Rueda alla stampa – e dopo la bandiera rossa la ripartenza dietro alla Safety Car è stata obbligatoriamente con gomme da bagnato estremo. Due vetture, però, sono subito rientrate ai box per montare le intermedie in occasione della ripartenza e dai tempi di Sebastian Vettel già nel giro di uscito è apparso chiaro che era vantaggioso passare alle intermedie”.
Non dimentichiamo che il povero Leclerc quest’anno è anche tra i piloti meno fortunati dell’anno. Lui e Verstappen, infatti, hanno scelto di rientrare praticamente insieme, ma al momento dell’uscita, il monegasco si è ritrovato davanti Perez, dovendosi quindi fermare, perdendo qualche secondo. Tra l’altro, Charles in Gara è poi arrivato anche davanti a Perez, ma la penalità che ha fatto imbufalire Binotto, gli ha consegnato un magro ed immeritato, terzo posto finale.
Anche lo stesso Rueda, dopo aver spiegato la strategia sulle gomme della scuderia del Cavallino, ha poi detto qualche parolina sulla penalità, che in Ferrari proprio non è andata giù: “All’inizio dello stint Leclerc è riuscito ad allungare su Perez, poi, però, il degrado delle gomme è stato nettamente maggiore rispetto a quello delle Red Bull. Abbiamo valutato l’opzione di effettuare una sosta supplementare, ma non ci sarebbe mai stato abbastanza tempo per tornare dov’eravamo, ovvero in seconda posizione, perciò Leclerc ha continuato fino alla bandiera a scacchi perdendo la piazza d’onore per effetto della penalità”.