La Ferrari si prepara al GP di Turchia dove ripartirà la lotta con la McLaren per il terzo posto nei costruttori. Ecco i pronostici.
Il mondiale di F1 sta per sbarcare ad Istanbul, dove per il secondo anno consecutivo si correrà dopo un assenza di ben otto stagioni. Il tracciato è uno dei meglio riusciti tra quelli moderni, per via delle sue caratteristiche tecniche e dei numerosi saliscendi. La Ferrari arriva in Turchia molto fiduciosa, dopo il podio ottenuto da Carlos Sainz due settimane fa in Russia.
La Scuderia di Maranello vanta il record di vittorie all’Istanbul Park, essendosi imposta per ben tre anni di fila tra 2006 e 2008. Ad infilare questo tris di successi fu Felipe Massa, che condì il tutto anche con tre pole position. Il feeling del brasiliano con questo tracciato era ben noto, tant’è che dopo l’ultima vittoria andò anche ad acquistare un’abitazione privata a pochi chilometri dal tracciato.
Nell’occasione del GP del 2020, la rossa ottenne anche un buon podio con Sebastian Vettel, terzo davanti al compagno di squadra Charles Leclerc. Le Ferrari, approfittando delle condizioni meteo, rimontarono dalle retrovie, essendo state entrambe eliminate in Q2 al sabato in qualifica. Nell’anno della sciagurata SF1000 si trattò del terzo ed ultimo podio, con il monegasco che dovette cedere al tedesco a causa di un errore all’ultima curva, nel tentativo di strappare la seconda piazza alla Racing Point di Sergio Perez.
La Ferrari punta sulla Turchia: ecco perchè può far bene
Per il week-end in salsa turca ci sono delle buone speranze nel box di Maranello: Leclerc potrà sfruttare la nuova power unit montata a Sochi, che ha già dato degli ottimi riscontri in termini di potenza ed affidabilità. Dal GP di Istanbul, anche Carlos Sainz avrà la nuova unità propulsiva, ma come accaduto per il compagno di squadra due settimane fa, sarà costretto a prendere il via dal fondo dello schieramento.
Il tracciato disegnato dall’architetto Hermann Tilke, che ha debuttato nel calendario nel lontano 2005, è ricco di curvoni veloci, tra cui l’ormai mitica Curva 8 che mette a dura prova le gomme ed il collo dei piloti. Sono presenti anche importanti accelerazioni, come il lungo rettilineo che porta alle ultime tre curve. Il primo settore è quello che potrebbe risultare più congeniale alla Ferrari, visto che è ricco di curve lente e brevi cambi di direzione.
Il fatto che entrambe le SF21 possano contare su una nuova power unit lascia ben sperare per quanto riguarda la tenuta sulla distanza ed anche un incremento di potenza. Ovviamente è impossibile quantificare il miglioramento fatto in termini di cavalli, ma la certezza è che non verranno svelati tutti subito.
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La lotta con la McLaren per il terzo posto nei costruttori si è fatta piuttosto dura dopo la doppietta delle frecce arancioni a Monza, anche perché Lando Norris e Daniel Ricciardo dispongono di una monoposto che appare più competitiva. A Maranello si comunque è totalmente incentrati nello sviluppo del propulsore e della monoposto 2022, che tra pochi mesi muoverà i primissimi passi.