La Federazione Internazionale ha appena posto il veto all’utilizzo di gioielli durante le corse, ma Hamilton si ribella e annuncia cosa farà.
Quando è stata diffusa la notizia sembrava una barzelletta. Qualcosa su cui ridere data l’apparente leggerezza della questione. Ed invece, i piloti di F1 l’hanno presa molto seriamente, e non esattamente con tranquillità. Tra i primi ad intervenire a proposito del divieto federale di indossare gioielli in fase di competizione è stato Lewis Hamilton, il quale ha subito avvisato che non seguirà le indicazioni che sono state date.
Facendo un riassunto della vicenda, tutto è avvenuto, non si sa per quale motivo, alla vigilia dello scorso weekend in Australia. Tramite una nota ufficiale il direttore di gara Niels Wittich ha ribadito l’importanza dell’articolo 5 del terzo capitolo dell’appendice L del Codice Sportivo Internazionale che appunto proibisce l’uso di piercing, collane o bracciali, avvisando i corridori che prima del via delle sessioni di prove o dei GP, d’ora i poi, potranno essere “passati ai raggi x”.
A quanto pare, la normativa sarebbe legata all’esigenza di alzare il livello di sicurezza, specialmente dopo quanto successo in Bahrain nel 2020 con l’incidente di Grosjean.
Hamilton ha deciso di ignorare la FIA
Convinto che l’organo che gestisce la parte sportiva del Circus si sia spinto un po’ troppo oltre, il sette volte iridato ha confermato pubblicamente che lui proseguirà per la sua strada, facendo orecchie da mercante.
“Non rimuoverò nulla. Credo che queste siano cose personale. Ognuno deve essere libero di essere sé stesso“, ha dichiarato a Motorsport.com.
“Alcuni orecchini non si possono neppure togliere perché sono stati inseriti, quindi resteranno lì“, ha spiegato.
Perplesso come il britannico, si è mostrato il team principal della Mercedes Toto Wolff che, sulla stregua di quanto sostenuto da Ham, ha definito certi provvedimenti eccessivi.
Infine, durante il fine settimana di Melbourne è stato altresì reso noto che verranno rese più severe le regole relative all’utilizzo della biancheria intima ignifuga. Tanto che in conferenza stampa il pilota Alpha Tauri Pierre Gasly ha reagito in maniera colorita, definendosi pronto a farsi controllare pure le mutande.