La Ducati ancora nell’occhio del ciclone: vogliono toglierle un dispositivo

In MotoGP c’è attesa per la nuova stagione. Gli occhi di tutti però sono puntati in maniera particolare sulla Ducati e i suoi congegni.

Francesco Guidotti, Team Manager della Red Bull KTM, si è concesso per una bella chiacchierata ai colleghi di speedweek.com, dove ha spiegato tante novità sulle nuove moto, parlato dei piloti, ma anche avuto un piccolo sfogo.

Ducati (LaPresse)
Ducati (LaPresse)

Dopo la pioggia della notte precedente, al Mandalika International Street Circuit, era praticamente impossibile correre, con i piloti che rischiavano di farsi male. Alla fine si è deciso addirittura di sospendere la prima giornata di prove, anche se non tutti erano d’accordo. Ed ecco cosa ha spiegato Guidotti: Ho suggerito una pausa nella giornata di test in tarda mattinata per pulire l’asfalto nei punti peggiori.

Questo è stato fatto. Ma il risultato è stato insoddisfacente. Successivamente, le squadre hanno deciso di mandare ogni pilota in pista per 20 giri. Michelin ci ha dato un set di pneumatici in più per poterlo fare”. Lui stesso però ammette che addirittura annullare la giornata non sarebbe stato utile e che 20 giri andavano bene.

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Francesco Guidotti sulle controversie con Ducati

Dalle parole del dirigente è venuto fuori che non tutti i piloti volevano rientrare, come per esempio Aleix Espargaro, che starebbe ancora valutando di abbandonare la MotoGP dall’anno prossimo. Ma un’importante risposta, il dirigente toscano, la dà a proposito del Ride Height Adjuster usato dalla Ducati in zona anteriore. Questo pezzo sarebbe ammesso, ma ecco perché in tanti protestano: “Sì, è così al momento. Ma non si tratta della posizione di KTM, si tratta della posizione dell’alleanza dei produttori MSMA. Nell’MSMA, cinque produttori su sei sono favorevoli a vietare questo tipo di dispositivo. Stiamo cercando di farci rispettare”.

Anche KTM, fa capire il Team Manager della squadra, aveva provato ad utilizzare un dispositivo simile nel 2021 nella zona anteriore. Però a quanto pare, il team non ebbe nessun giovamento da ciò, anzi sarebbe stata quasi una complicazione in più per i piloti.

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Intanto a tal proposito, il numero 1 della Dorna avrebbe parlato di non voler aumentare né la velocità né i costi. Guidotti si dice d’accordo, anche perché ribadisce, questo non dovrebbe essere consentito in MotoGP. “Un tale dispositivo meccanico complica solo le cose. Se questo sistema aumenta la velocità, allora prendiamo posizione: non ne abbiamo bisogno, ha spiegato.

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