Pierre Gasly ha raccontato un curioso episodio che avvenne prima del suo debutto in F1. Uno sponsor lo truffò in maniera pazzesca.
Una delle più belle sorprese dell’ultimo biennio di F1 corrisponde al nome di Pierre Gasly. Il pilota francese ha disputato due campionati di altissimo livello con l’AlphaTauri, riuscendo a rialzarsi da una terribile delusione. Nel 2019 infatti, dopo poco più di un anno di esperienza in Toro Rosso, venne promosso in Red Bull, sostituendo Daniel Ricciardo.
Il transalpino fu affiancato a Max Verstappen, ma non fu mai in grado di essere competitivo. Il miglior risultato fu un quarto posto a Silverstone, nell’unica corsa conclusa davanti al compagno di squadra. I deludenti risultati portarono Helmut Marko a retrocederlo nuovamente nel team satellite, promuovendo al suo posto Alexander Albon.
Superato lo shock iniziale, Gasly è tornato al top grazie all’AlphaTauri e ad un piede che non è mai stato messo in discussione, trionfando a Monza nel 2020 ed ottenendo il suo primo successo in carriera. La stagione appena terminata è stata una conferma, con Pierre che ha conquistato un altro podio grazie al terzo posto in Azerbaijan. Oltre a questo risultato ci sono tanti ottimi piazzamenti, che lo hanno portato a concludere il mondiale al nono posto a quota 110 punti, con 78 lunghezze di vantaggio sull’esordiente Yuki Tsunoda.
Il francese è ormai una certezza, e non è escluso che in futuro possa trovare nuovamente spazio in Red Bull o in qualche altro top team. Il nativo di Rouen ha all’attivo un titolo di GP2, vinto nel 2016 dopo un lungo duello con il nostro Antonio Giovinazzi, e per i prossimi anni ha ancora tanto da poter offrire al Circus iridato considerando la giovane età di 25 anni.
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Gasly, quella volta in cui venne truffato da uno sponsor
Nella carriera di Pierre Gasly, oltre alla retrocessione dalla Red Bull alla Toro Rosso, c’è stato anche un altro evento molto spiacevole, avvenuto fuori dalla pista. Ad Abu Dhabi, rispondendo alle domande dei giornalisti, il pilota transalpino ha parlato di una brutta avventura che lo ha coinvolto a causa di uno sponsor ugandese.
“Quando debuttai in GP2 stavo cercando alcuni sponsor, e così feci un viaggio in Uganda. In quell’anno avrei corso con la Prema, ma per farlo occorreva un budget importante ed incontrai un ragazzo. La sua volontà era quella di sponsorizzarmi, ed all’epoca erano in corso le elezioni presidenziali nel suo paese. Il rischio di rivolte era molto alto“.
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Gasly ha proseguito nel suo racconto, che ha provocato una reazione di incredulità nei giornalisti presenti: “Avevo solo 19 anni, ed in poche ore comprai i biglietti aerei. L’appuntamento era stato fissato ed ero impaziente di incontrarlo, ma il ragazzo non si presentò mai nel posto in cui ci saremmo dovuti vedere. Fu davvero un’avventura, e con mia madre eravamo tesi viste le terribili condizioni di quel paese, tememmo di non tornare in Europa. Le persone vivono in modo pessimo, sembrava di stare nelle favelas. Fu comunque una bella lezione di vita per noi“.