In fiamme la macchina di Gasly: cosa è successo alla sua Alpha Tauri?

Pierre Gasly è stato protagonista involontario di una situazione davvero incredibile che ha rischiato di stravolgere l’esito di un GP finito.

Il Mondiale di F1 ha iniziato immediatamente un momento davvero scioccante e sconvolgente ed è stato dettato dal fatto che il francese Pierre Gasly ha subito un gravissimo problema alla sua monoposto che ha dovuto fermarsi perché ha preso fuoco da un momento con l’altro e dunque è stato necessario l’intervento della Safety Car.

Verstappen sembrava dunque pronto a ripetere il colpo gobbo della stagione passata nell’ultimo GP di Abu Dhabi, ma questa volta la macchina di sicurezza si è ritorta contro l’olandese che ha subito una sconfitta totale poco, ma bisogna capire in maniera più precisa se il guasto del francese sarà un qualcosa di unico oppure dovremo abituarci a queste situazioni durante l’anno.

Pierre Gasly F1 (Ansa Foto)
Pierre Gasly F1 (Ansa Foto)

Il mondo della F1 è sempre stato molto particolare e che ha sempre dovuto tristemente fare i conti con delle situazioni estremamente al limite, tanto è vero che anche in questo nuovo Mondiale si è rischiato il fattaccio, con la monoposto di Pierre Gasly che a un certo punto ha iniziato a prendere fuoco, fortunatamente lasciando illeso il pilota che ha però dovuto affrettarsi per uscire dall’abitacolo.

Ai microfoni di Formula1.com, il ragazzo dell’Alpha Tauri ha spiegato nei dettagli la dinamica dell’incidente e del guasto meccanico che fortunatamente non ha avuto il benché minimo problema futuro e che ha permesso anche di ridere sull’evento.

C’era praticamente un barbecue sul retro della macchina, quindi non è stato certamente l’inizio che speravamo. Ci dispiace ed è un peccato perché fino ad allora la gara era stata fantastica. L’intera macchina si è spenta fuori dalla Curva 1 e poi, dopo, ha iniziato a emanare un odore non troppo buono all’interno dell’auto.”

Queste le parole dell’ex Red Bull che ha dunque chiarito la situazione e ha spiegato come il motore Honda non deve essere demonizzato per il crollo negli ultimi giri, tanto che il transalpino ha spiegato come le sensazioni siano estremamente positive e ci sia grande ottimismo in tutto l’ambiente.

Sono rimasto positivamente sorpreso, devo dire che sembra abbastanza buono il motore per le prossime gare, ovviamente dobbiamo ancora capire cosa è successo perché ho visto che Max aveva un problema e lo stesso è capitato a Checo. Non è un gran giorno per la Honda, ma sono sicuro che troveremo le soluzioni e, come dicevamo, il ritmo era ottimo e ho fatto delle belle battaglie.”

Insomma Gasly cerca di far capire come la Honda nel complesso abbia fatto un buon lavoro e sia stato solamente un caso questa serie di crolli nel finale di gara che ha permesso unicamente a Yuki Tsunoda di entrare in zona punti con un ottavo posto che è dunque il risultato migliore dei vari motori Honda.

Il crollo della Honda, solamente un caso o c’è da preoccuparsi? Il guaio a Gasly

Non vi è dubbio alcuno che in questo primo Gran Premio si siano già fatti i primi confronti da un punto di vista dei vari motori e a stradominare è stato quello Ferrari che ha portato i sue due piloti principali, Charles Leclerc e Carlos Sainz, a completare una doppietta sensazionale che ha riacceso pienamente i cuori dei tifosi della Rossa che sono tornati a sognare in grande.

Non sono stati però solo loro due a disputare un grande GP, ma anche la Haas di Kevin Magnussen è riuscita a strappare un quinto posto che solo un anno fa sarebbe stata pura utopia, ma si è andati davvero vicini a sfiorare l’en plein di successi e di piloti in zona punti.

Infatti anche le Alfa Romeo hanno disputato una grandissima gara, con Valtteri Bottas che ha faticato, come suo solito, in gara ma ha potuto comunque sfruttare al meglio la rottura dei motori di Verstappen e di Perez per confermare il sesto posto delle qualifiche e il giovane debuttante cinese Zhou è riuscito fin da subito a smuovere la classifica con un decimo posto che fa ben sperare per il futuro.

Fuori dalla zona punti solo Mick Schumacher, sicuramente molto deludente, non ha permesso al motore di Maranello di fare il pieno in quanto a risultati, mentre la Honda ha dovuto leccarsi le ferite con il solo ottavo posto di Tsunoda e dunque a questo punto il sospetto sull’affidabilità della casa giapponese è tornato ancora una volta a far discutere.

La Honda infatti rare volte ha avuto problemi nel creare motori potenti, ma allo stesso tempo ha sempre peccato nell’affidabilità e per questo motivo non è facile capire cosa potrà regalare il futuro che in questo momento sembra davvero essere pronto a colorarsi di rosso.

L’inaffidabilità della Honda, se confermata, rischia di essere un vero e proprio problema per Max Verstappen e in questo momento il motore Mercedes è indubbiamente indietro rispetto ai suo rivali, testimonianza del fatto che Hamilton e Russell sono sempre stati molto lontani dal vertice e soprattutto le altre Scuderie con quel motore sono state a dir poco disastrose.

Jeddah comunque è solo fra una settimana e i tifosi della F1 non vedono l’ora di vedere ancora una volta uno scontro tra queste nuove monoposte che si stanno dimostrando davvero straordinarie e questa rivoluzione, dopo la prima gara, è stata ampiamente promossa da critica e appasionati.

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