George Russell e quel “no” che l’ha portato in Mercedes: storia incredibile

Se George Russell oggi può dire di essere un pilota di F1 Mercedes, è grazie al suo coraggio: ecco i ‘No’ che ha detto.

George Russell (Getty Images)
George Russell (Getty Images)

Un po’ di gavetta ed è arrivata la chiamata della Mercedes. Non perché George Russell sia una sorta di raccomandato, ma perché nonostante abbia solo 23 anni, il ragazzo britannico ha meritato di sedere nella seconda monoposto, al fianco di Lewis Hamilton. Le prime foto di Russell con la divisa Mercedes, tanto attese dai tifosi della casa tedesca, sono finalmente arrivate, ora si attendono le prestazioni.

Ma ciò che non era mai stato detto è che il ragazzo inglese, conosceva già Toto Wolff e non aveva avuto offerte solo da lui. Infatti, il ventitreenne ha raccontato a Motor Sport, tutta la storia di come è arrivato in una delle scuderie più prestigiose del mondo. Ma soprattutto, Russell ha rifiutato anche dei contratti belli alti, per essere lì.

Il corteggiamento di Wolff a George Russell

Partiamo dal secondo ‘No, grazie’, del giovanissimo George. Il contratto redditizio sul tavolo dell’inglese, proveniva dalla BMW, rivale della Mercedes. Russell decise nel 2017 di rinunciarvi, entrando a far parte dello Young Driver Program, della Mercedes. Ma poco prima, aveva anche rifiutato una sponsorizzazione per entrare in F3 andando invece in Carlin. Indovinate chi gli proponeva quello sponsor: Toto Wolff.

All’epoca, il ragazzo classe 1998, scelse la scuderia inglese, perché gli fu consigliato di non aderire momentaneamente ad altre offerte, poiché altrimenti avrebbe rischiato di finire in Mücke Motorspor, casa tedesca a quanto pare, non adatta alla sua guida. E così, oggi il ragazzo inglese confessa: “Dopo il mio incontro con Toto nel 2015 gli mandai un’e-mail solo per dire ‘Apprezzo molto l’incontro e grazie per tutti i tuoi consigli, ecc. Volevo farti sapere, che in realtà mi unirò a Carlin e Volkswagen invece di Mücke Motorsport e Mercedes perché credo sia meglio per la mia carriera’”. 

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Poi arrivò la possibilità di andare in BMW. La casa bavarese gli concesse un test per correre in DTM. In quei giorni, anche Mercedes e Audi facevano dei test, ed un ingegnere che era passato dalla BMW alla Mercedes era da quelle parti, nei giorni in cui Russell faceva grandi cose alle prove con la sua BMW. Parrebbe che proprio lui abbia chiamato Wolff per consigliargli di richiamare Russell, e non lasciarselo scappare. Ma ormai un contratto BMW era arrivato sul tavolo del giovane britannico.

“Quindi avevo il contratto sul tavolo dalla BMW quasi pronto per essere firmato ed è stato allora che ho ricevuto la telefonata da Gwen Lagrue, ero seduto nella vasca da bagno in realtà. Mi disse ‘Stiamo pensando di farti unire alla Mercedes’. Ed è lì che tutto è iniziato davvero”. Questo è quanto racconta Russell. E così, all’età di 17 anni, l’inglese ebbe il coraggio di buttar via un contratto per unirsi a quella che oggi, è la sua squadra di F1. Quante sliding doors, in questa vicenda. Chissà però se George Russell avesse firmato quel contratto, oggi dove sarebbe. In F1 forse, ma non dai rivali di BMW.

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