La sicurezza è uno degli aspetti più importanti che ogni buon giocatore di poker dovrebbe tenere sempre tra le proprie priorità. Non serve sottolineare quanto può costare cara una disattenzione che ci lascia con il fianco scoperto e magari permette a qualche malintenzionato di portarci via i frutti delle nostre fatiche al tavolo.
Sono passati ormai diversi anni dal primo avvento dei primi siti che permettevano di giocare online. Da allora stiamo assistendo a una corsa continua tra i diversi truffatori informatici o hacker e le poker room. Un testa a testa che vede anno dopo anno le poker room aumentare i budget destinati alla sicurezza e, dall’altro lato, i criminali che lavorano sodo per trovare altri stratagemmi efficaci per derubare i poveri malcapitati che hanno la sfortuna di finire nel mirino.
Una cosa importante però da tenere sempre bene a mente è che la sicurezza delle poker room è pressochè blindata e che la stragrande maggioranza dei furti e delle problematiche di sicurezza è proprio causata da qualche leggerezza o errore proprio dell’utente. Vediamo quindi quali sono le principali accortezze per non trovarci poi a strapparci i capelli per non averci pensato in tempo.
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Mai tenere tutte le uova nello stesso paniere
La prima regola che viene sempre insegnata quando si parla di protezione del proprio capitale è banalmente una delle più trascurate quando si parla di giocatori di poker online. È una cosa banale, se tengo tutti i soldi nello stesso posto, sarà sufficiente per un malvivente riuscire a bucare una sola barriera per lasciarci completamente in mutande.
Quando si gioca online in modo costante e grindiamo parecchi tavoli ad ogni sessione, è naturale che nel conto di gioco debbano esserci fondi sufficienti a non doverci trovare a dover caricare mentre magari abbiamo diversi tavoli aperti. Per questo motivo va bene tenere almeno un capitale minimo da poter usare allo scopo, pure dovessimo chiudere la sessione senza neanche fare un piazzamento a premi.
Questo però non significa lasciare tutto il nostro bankroll nel conto di gioco. I più giovani forse non ricorderanno, ma diversi anni fa, durante la tempesta FullTilt, ci sono stati player che si sono visti portar via centinaia di migliaia di dollari che venivano tranquillamente lasciati lì, sul conto di gioco. Magari per la sola pigrizia di non dover tener sotto controllo altri conti esterni. Per questo motivo è di fondamentale importanza far sì che il conto di gioco non venga mai visto o gestito come la nostra cassa principale. La sicurezza di password e indirizzi mail
Come suddividere il bankroll per gestirlo in sicurezza
Questo discorso è abbastanza personale e naturalmente si deve trovare poi una strategia che vada bene per le esigenze di ciascuno. A grandi linee possiamo però identificare dei principi basilari, ma importanti.
A seconda della dimensione del bankroll, l’ideale sarebbe non averne mai più di un quarto o un quinto sullo stesso conto. Che sia un conto di gioco in una poker room o un conto di qualsiasi altro tipo. Naturalmente la suddivisione aumenta con l’aumentare dell’importo in questione e si riduce anche a due soli conti se le cifre in questioni sono piccole.
La situazione ideale vede dei conti “di riserva” dove tenere la quota di bankroll che non utilizzeremo a breve. Per fare poi da “ponte” tra il conto di gioco e i conti di riserva (che possono essere anche i classici conti bancari online) l’ideale è una carta prepagata ove andremo a caricare solamente l’importo da depositare o, al contrario, prelevare dal conto di gioco per poi ritrasferire sul conto “sicuro”.
Così facendo, anche qualora un malintenzionato riuscisse a entrare nel nostro account sulla poker room, non potrebbe fare altri danni se non far sparire solamente il credito lasciato sul conto di gioco.
A oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta tra prepagate e conti pressochè a tasso zero anche sulle movimentazioni. Un investimento di un paio d’ore, ma che nel caso di disastro ci metterà al sicuro dalla stragrane maggioranza dei problemi.
La sicurezza delle nostre credenziali
La comodità e la sicurezza dei sistemi informatici moderni ci ha un po’ fatto abbassare la guardia su quella che è l’attenzione ai nostri dati personali e le varie credenziali di conti e account.
Ricordiamoci che ad oggi, specialmente con la F2A, ossia l’autenticazione a due fattori (che è OBBLIGATORIO attivare ogni qualvolta possibile), è difficilissimo riuscire a rompere entrambi i sistemi di sicurezza allo stesso momento. È sì difficile, però a patto che anche noi facciamo la nostra parte.
Altro aspetto fastidioso, ma utilissimo, mai tenere le stesse password per troppo tempo. Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che quando un malintenzionato viene in possesso delle nostre credenziali, quasi mai le usa direttamente lui per compiere i crimini. In certi ambientini nascosti negli anfratti più bui della rete, esistono veri e propri negozi che vendono i dati di accesso delle persone che altri hanno trafugato.
Se quindi non abbiamo mai subito un attacco, magari è perchè semplicemente nessuno ha ancora comprato il pacchetto che contiene anche le nostre credenziali. Se cambiamo quindi con una certa regolarità i nostri codici di accesso, andiamo a mettere i bastoni tra le ruote a chi un domani andrà a comprare i nostri dati, resi a quel punto inutilizzabili.
Uno strumento abbastanza comodo per verificare se i nostri dati rientrano in qualcuna di queste situazioni, puoi visitare il sito https://haveibeenpwned.com/, sarà sufficiente inserire la mail o il telefono che vuoi controllare e cliccare su “pwned”. Se vedi un avviso rosso che avverte che quell’indirizzo non è sicuro, corri immediatamente a cambiare la password associata con una mai usata prima. Potrebbe essere questione di poco tempo!
La scelta della password
Contrariamente a quella che è la credenza più diffusa, ciò che rende una password più difficile da forzare coi metodi più comuni, è la sua lunghezza prima che ancora che la sua complessità. La stragrande maggioranza dei sistemi usati dagli hacker farà molta meno fatica a bucare una password come “Tg4/$f8” rispetto a una password come “ImpariamoagiocaresuChePoker.it5”. Naturalmente se usiamo sia la lunghezza che la complessità, tanto meglio
Altro fattore fondamentale: non segnare mai le password sul nostro device. Scordiamoci quindi di usare un file di note, un fogli di word o excel o qualsiasi altro metodo non cifrato. Rubacchiare qualche file dal nostro computer mentre siamo connessi alla rete non è così difficile, se già con quello regaliamo anche le nostre password all’hacker, poi effettivamente abbiamo poco da lamentarci.
Il sistema migliore chiaramente è quello di memorizzarle nella nostra testa, lì nessuno può entrare a distanza. Altro metodo che ha abbastanza sicurezza è quello di scrivere su supporti fisici come un blocchetto di carta, a patto che però non venga conservato in luoghi accessibili da altri.
Esistono poi alcune app come LastPass che conservano tutte le nostre password in modo cifrato sul dispositivo e sono sbloccabili solo da una password “master”, che sarà l’unica d dover poi tenere a mente o conservare al sicuro. Come soluzione tra tutte è ovviamente la meno sicura aggregando tutto in un posto solo, ma per quello che sono i nostri scopi, piuttosto che altro, va benissimo anche questa soluzione.
Tenere pulito il device dal quale giochiamo
Alcuni tipi di device sono molto colpiti da trojan e malware in generale. Questi sono programmi che spesso arrivano nel nostro pc per vie traverse, in genere allegati a email truffaldine o scaricando file da siti non affidabili. Alcuni di questi spiano i nostri movimenti, i tasti che premiamo o addirittura lo schermo, il microfono e la webcam, in attesa di carpire qualche dato interessante come ad esempio una password o un pin per autorizzare dei pagamenti.
Alcuni sistemi operativi come Linux e Os sono meno soggetti a problematiche del genere rispetto ai computer windows. Ma ciò non vuol dire poter agire in modo irresponsabile senza conseguenze. Tanti sono convinti che avendo speso di più per un iMac o Macbook possono vivere sereni perchè sono inattaccabili, mai nulla di più sbagliato.
Se anche lavoriamo su un sistema operativo che di per sè offre maggior sicurezza, nulla ci può comunque proteggere se quando scarichiamo un programma o un file del quale non conosciamo con certezza la provenienza, andiamo noi stessi ad aprire le porte ai delinquenti cliccando “accetto” o “autorizza” senza leggere bene tutto. Si tratta di uno dei tipi di pigrizia più costosi che si possa immaginare.
Senza adesso diventare paranoici, se non si possiede un dispositivo da dedicare, talvolta è sufficiente creare diversi account utente sullo stesso computer. Chi sa muovermi meglio può anche creare partizioni con sistemi operativi indipendenti totalmente l’uno dall’altro, ma anche solo avere un nuovo account con archivio separato taglia fuori una grossa fetta di rischi.
Conclusioni
Come già ripetuto, con la tecnologia attuale non serve vivere nell’angoscia o diventare paranoici. Chi ha progettato i sistemi di sicurezza delle poker room ha fatto di tutto anche per prevenire eventuali errori da parte degli utenti.
Sono però già sufficienti quelle poche attenzioni di cui abbiamo parlato per ridurre vicino allo zero le probabilità di subire tristi furti. L’unica cosa che mi preme ti resti impressa è che ogni volta che senti quella vocina che dice: “ma sì cosa vuoi che succeda”, provi a immedesimarti nel te stesso nel futuro, a disastro avvenuto, quante imprecazioni sta tirando al te stesso del presente. È meglio perdere qualche minuto in più e far le cose per bene che contare i morti in futuro.