Week-end assolutamente sfortunato per Antonio Giovinazzi, almeno tre problemi hanno rischiato di metterlo fuori gara.
Non sappiamo di chi è il periodo migliore in F1, tra le sfortune di Leclerc e gli errori di cui Norris incolpa la propria scuderia, o la domenica di Verstappen, che si è ritrovato sul podio dopo una gara senza emozioni, ma sicura è una cosa: non è il miglior momento di Antonio Giovinazzi.
A Sochi è stato disastroso, ma non per dei suoi limiti, o almeno non solo. La sua Alfa Romeo Racing non ha di certo un motore da pole position e una vettura da podio, ma la penalità pare non esser bastata in Russia. Ecco che è successo.
Giovinazzi, da dimenticare Sochi
Almeno è riuscito a concludere la gara e non finendo ultimo, il numero 99 della compagnia. Se Schumacher e Latifi sono pure andati fuori, almeno l’italiano si è concesso un sedicesimo posto. Ma poteva andare meglio. Il ragazzo pugliese infatti, non ha ricevuto comunicazioni radio per tutta la gara, complice la rottura della radio. Ha corso da solo, senza che nessuno potesse comunicargli qualcosa, per tutti i giri.
Poi ci sono messi anche gli altri piloti, con un contatto a pochi giri dalla partenza: “Ho avuto un contatto con non so chi alla Curva 2 e ho perso un po’ di posizioni in quel frangente. Non ho potuto usare la radio sin dal primo giro, dunque era impossibile comunicare con il team. È stata una gara difficile con il fuel saving”, ha detto l’italiano che a breve farà anche i conti con i giochi di potere che potrebbero escluderlo dal Circus.
LEGGI ANCHE>>> Ferrari, il futuro in F1 è tuo: tanti campioni alla corte di Maranello
Giovinazzi ha ammesso che anche le comunicazioni sulla pioggia erano impossibili da conoscere e che per fortuna questa è arrivata verso la fine. Il team principal di Alfa Romeo Racing, Frédéric Vasseur, ha preso le difese dell’italiano. Contatto, problemi ai freni e poi alle cuffie, avrebbero reso la settimana impossibile al n.99 che ha comunque portato a termine la Gara, e sul futuro del ragazzo dice: “Riguardo al futuro di Antonio, non si deve prendere in considerazione solo una gara. Negli ultimi fine settimana è andato molto forte in qualifica, a Zandvoort e Monza, e questo fine settimana il suo ritmo è stato buono al venerdì”.