Milioni di italiani sperano di vincere al Gratta e vinci anche cifre non per forza milionarie. Ma non vinceranno mai.
Gli italiani e la smania di grattare. Cosi come in ogni parte d’Europa e del mondo, siamo soliti provare a tentare la fortuna attraverso i tanto appetibili tagliandini da grattare. Decine e decine di concorsi, decine e decine di giochi diversi e di diverse modalità di potenziale vincita. Potenziale, appunto, perché in alcuni casi, la vincita non arriverà. Si è proprio cosi, la vincita non arriverà mai, è scritto, è legge, è qualcosa di risaputo, per fortuna non ovunque.
Ogni giorno milioni di italiani, è ipotizzabile, acquistano per altrettanti milioni di euro, dei biglietti nel quale sperano di trovare la risposta a tutti i loro problemi. Da quei biglietti, verrà fuori, mediamente, al massimo qualche centinaio di euro, stop. Questo perché i biglietti buoni, quelli con le grosse cifre, nella maggior parte dei casi restano in disparte, occultati dai gestori delle ricevitorie, che li tengono per se, senza dare ad altri la possibilità di gioire.
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Gratta e vinci: come si nascondono i biglietti vincenti?
In molti casi, cosi come è stato scoperto da recenti indagini, gli stessi ricevitori arrivano a nascondere al pubblico i biglietti vincenti. Come fanno? La cosa non è certo da tutti ma non proprio difficilissima da mettere in pratica. Basta grattare leggermente la parte con il codice del biglietto e verificarne l’eventuale vincita. A quel punto tenere per se quelli “buoni” sarà un gioco da ragazzi. Ai clienti abituali si lasciano quelli da poche decine o centinaia di euro.
Un gioco ragazzi insomma, un po’ come successe per gli allora dipendenti di Lottomatica scoperti dalla Guardia di Finanza a trafficare proprio con i Gratta e vinci, dopo aver violato il sistema informatico dell’azienda in cui lavoravano. Un colpo da circa 27 milioni di euro, per somme sottratte tra il 2015 ed il 2019 da ben 12 persone.
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Tutto è possibile, insomma. Dalla grandissima cifra vinta, per la verità molto rara, alla piccola intascata quasi per scommessa, molto più frequente. Il trucco c’è insomma, e spesso si vede anche.
