Romain Grosjean ha raccontato i drammatici istanti in cui rimase all’interno della sua Haas invasa dalle fiamme. Ecco le sue parole.
Il 29 novembre 2020, la F1 rischiò di vivere un altro dramma. Romain Grosjean fu coinvolto in un incidente terrificante, nel corso del primo giro del Gran Premio del Bahrain. Il francese aveva appena iniziato la sua terz’ultima gara in carriera, dal momento che la Haas aveva già comunicato la rottura del rapporto con lui a fine stagione.
La monoposto, motorizzata Ferrari, era ben lungi dall’essere competitiva, ed il transalpino era costretto a gareggiare nelle retrovie così come Kevin Magnussen, il compagno di squadra a sua volta già licenziato. Quella domenica, a Sakhir, il #8 scattava dalla penultima casella, subito dietro al danese e davanti alla Williams di Nicholas Latifi.
Grosjean ebbe uno spunto eccezionale, raggiungendo la parte centrale dello schieramento in un paio di curve. Una manovra troppo rischiosa lo portò al contatto con l’AlphaTauri di Daniil Kvyat, e la posteriore destra del francese andò al contatto con l’anteriore sinistra del pilota russo. La Haas si schiantò contro il guard rail spezzandosi a metà, e la rottura del serbatoio lasciò Romain in un inferno di fuoco. Grazie all’halo, la testa del francese venne preservata, permettendogli di uscire e di salvarsi la vita.
Grosjean, il racconto dei drammatici istanti nel fuoco
Romain Grosjean è stato un miracolato. Tutti siamo d’accordo sul fatto che le misure di sicurezza siano state fondamentali, ma un angolo d’impatto leggermente diverso avrebbe potuto causare comunque la morte del pilota. L’ex Lotus se la cavò con alcune ferite e delle bruciature, ma fu costretto a saltare le ultime due gare chiudendo la sua carriera in F1 in anticipo. Nel 2021 ha corso in Indycar con ottimi risultati.
Ad un anno esatto di distanza da quella serata di terrore, il nativo di Ginevra ha raccontato quanto accaduto al podcast di Nico Rosberg sul canale YouTube del campione del mondo 2016: “Mi ero slacciato le cinture e stavo attendendo che qualcuno venisse a soccorrermi. Quando ho visto il fuoco, ho capito che dovevo fuggire, nonostante il piede bloccato nell’abitacolo“.
In quegli attimi di terrore, il mondo della F1 guardava con ansia quanto stava accadendo: “Mi sono aggrappato all’Halo ed ho tirato con tutta la mia forza, anche a costo di perdere la caviglia. Dovevo fare di tutto per uscire da lì, non ero disposto a lasciare i miei figli senza il loro papà“.
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Parole da brividi quelle di Grosjean, un uomo che ha sfiorato la morte ma che ha avuto la forza di ricominciare tornando presto in macchina. La paura vissuta in quella domenica è ancora negli occhi di tutti noi, che restammo senza fiato alla vista della Haas trasformata in una palla di fuoco. E la speranza è che le misure di sicurezza e quel pizzico di fortuna continuino a sostenere i cavalieri del rischio.