F1, Haas e Ferrari sotto accusa: cosa sta succedendo nel paddock?

La grande rivelazione della prima qualifica dell’anno è sicuramente la Haas che da Cenerentola è diventata una solida realtà della stagione.

La stagione è iniziata con una delle novità più incredibili e sorprendenti, dato che la Haas, dopo aver chiuso a zero punti la stagione appena trascorsa si è rivelata a tutti gli effetti una di quelle Scuderie che ha saputo lavorare nel migliore dei modi e oggi partirà settima con Kevin Magnussen, ma le polemiche non si sono certo placate.

In molti sostengono che il rapporto tra la Scuderia statunitense e la Ferrari sia davvero troppo vicino e troppo stretto e sono state soprattutto le dirette concorrenti alle ultime posizioni ad alzare il dito accusatorio nei confronti della “Ferrari Bianca”, ma Steiner ha spiegato chiaramente come queste accuse siano davvero ridicole rimandandole al mittente con fermezza e chiarezza.

Scuderia Haas (Ansa Foto)
Scuderia Haas (Ansa Foto)

La Haas è stata la Cenerentola assoluta della passata stagione, con un rendimento davvero disastroso con Mick Schumacher e Nikita Mazepin che hanno continuamente chiuso nelle ultime due posizioni e non riuscendo a racimolare nemmeno un punto in tutto il Mondiale, ma quest’anno le cose sono ben diverse.

La Scuderia statunitense è motorizzata Ferrari e il legame con la Rossa ha portato oneri e onori, tanto che qualcuno ha già iniziato ad alzare la voce spiegando come non sia possibile in alcun modo credere che la crescita della Haas possa essere considerata regolare.

A infuriarsi in modo chiaro e netto sono state soprattutto le grandi deluse da questa prima uscita stagionale, ovvero Aston Martin, Alpine e McLaren, con i vari Team Principal che non hanno avuto problemi a utilizzare parole di fuoco nei confronti di una delle dirette avversarie della stagione corrente.

“La preoccupazione è che coloro che condividono le gallerie del vento possono prendere un caffè insieme e soprattutto se sono partner e dicono davanti a un caffè “Come è andato l’ultimo piano che hai provato?” Non bisogna andare in quella direzione, non va bene così”.

Queste sono state le parole al veleno di Otmar Szafnauer della Alpine che ha chiaramente fatto capire come Haas e Ferrari abbiano avuto modo di collaborare in modo davvero molto stretto in questi ultimi mesi ed è da questa collaborazione che la Scuderia statunitense ha potuto così sviluppare sempre di più la propria vettura, sfruttando un motore dannatamente competitivo.

“Non posso parlare in modo specifico delle due vetture di Haas e Ferrari, ma non è un segreto che in generale, sicuramente queste relazioni che possono esistere all’interno delle normative, come sono in essere al momento, ci preoccupano“.

Così ha rincarato la dose Andreas Seild, Team Principal della McLaren ai microfoni di Motorport.com, e per questo motivo è davvero chiaro a tutti come la guerra sia scattata a tutti gli effetti anche nelle parti basse della F1, con i Team che si stanno scannando per poter ottenere la miglior posizione in classifica, ma Steiner non c’è stato e ha risposto per le rime.

Se siamo bravi, chiamano la nostra macchina una “Ferrari bianca”. Se siamo andiamo male, allora no. Comincio a trovarlo ridicolo, devi lavorare sodo per l’invidia ed essere senza pietà. Vorrei che gli altri fossero verdi di invidia perché questo significa che abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

La Haas c’è per la nuova stagione, sarà dura da affrontare per tutti

In questa stagione tutti erano a conoscenza del fatto che il nuovo regolamento avrebbe profondamente modificato le gerarchie, tanto è vero che moltissime squadre hanno potuto far sì che il proprio rendimento fosse migliore e che potesse portare a una crescita sempre più netta e chiara della vettura.

In questo momento è comunque ancora troppo presto capire quello che accadrà e infatti la sorpresa è tutta nel vedere non soltanto la Ferrari al vertice, ma la grandissima prestazione dimostrata dalle vetture motorizzate da Maranello, con il sesto posto di Bottas con la Alfa Romeo e con Kevin Magnussen settimo con la Haas.

Quando per anni si è riso della Ferrari sul fatto che stesse lavorando per il 2022 e per il grande cambio di regolamento, è diventato già ben presto chiaro a tutti cosa fosse successo e perché bisognava dare tempo e fiducia a una Scuderia che doveva fin da subito essere considerata come una delle papabili vincitrici del Mondiale.

Il grande lavoro svolto a Maranello ha permesso anche a tutte le sue sottoposte di potersi migliorare e di poter crescere da un punto di vista delle prestazioni e a questo è sempre più chiaro come tutte le Scuderie debbano tenere sotto osservazioni tutti e 6 i piloti motorizzati Ferrari senza iniziare a parlare in maniera assurda.

L’unico che ha il diritto di parola in questo caso può essere Szfanuer con la sua Alpine che ha motore Renault, ma le accuse derivate dalla McLaren sono a dir poco ridicole, considerando come nella passata stagione nessuno alzò un dito per la stretta vicinanza del rapporto tra Woking e Stoccarda che ancora oggi prosegue.

I motori di livello sono pochi e quest’anno la Mercedes sembra aver lavorato meno bene rispetto a Ferrari e Honda e dunque si prospetta un anno molto complicato per queste vetture, con Williams, Aston Martin e McLaren tutte fuori entro la Q2, ma l’invidia nei confronti della Haas non serve, bisogna solamente lavorare per migliorarsi.

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