Hamilton, la battuta dopo la gara di Jeddah: tutti senza parole

Weekend negativo per Hamilton in Arabia Saudita: a fine gare una battuta durante il team radio per sdrammatizzare.

Nel pre-campionato Lewis Hamilton aveva dichiarato che la Mercedes non sbaglia mai, ma le prime gare hanno dimostrato che non è così. Il progetto della nuova monoposto non è buono quanto ci si aspettasse e adesso il team deve correrei ai riparti con degli aggiornamenti importanti.

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Che la W13 potesse non essere la migliore macchina della griglia lo si era intuito già nei test, dove Ferrari e Red Bull sono apparse subito più competitive. Tuttavia, molti pensavano che le Frecce d’Argento avessero nascosto parte del loro reale potenziale e che comunque con l’inizio del Mondiale avrebbero lottato assieme alle due rivali. Invece c’è parecchio gap da recuperare.

La scuderia di Brackley potrebbe portare qualche upgrade importante già nel prossimo gran premio a Melbourne, in Australia, anche se dovrebbe essere quello di Imola il GP nel quale la W13 dovrebbe cambiare in maniera più pesante.

F1 GP Arabia Saudita 2022: Hamilton scherza a fine gara

Hamilton sta battendo diversi record in questi anni e ne ha battuto qualcuno anche nelle prime due difficili gare del campionato 2022. In Bahrain è diventato il pilota a conquistare almeno un podio per più stagioni consecutive (sedici) e in Arabia Saudita quello a correre più gran premi con lo stesso team.

Ma ciò che gli interessa di più è diventare primatista di titoli mondiali. Adesso è a quota sette assieme a Michael Schumacher e vuole superare l’ex pilota Ferrari. Il 2022 rischia di non essere l’anno giusto per raggiungere il suo obiettivo.

Il risultato conquistato nell’ultimo weekend a Jeddah è stato una grossa delusione. Già nelle Qualifiche del sabato le cose si erano messe male: sedicesimo tempo ed eliminazione in Q1. In gara la sua rimonta si è fermata al decimo posto.

Al termine della corsa il driver inglese ha anche scherzato durante un team radio. Quando il suo ingegnere Peter Bonington gli ha comunicato che aveva concluso decimo e che aveva preso un punto, ha risposto ironicamente: “Danno punti per la decima posizione?“.

In casa Mercedes c’è dispiacere per non avergli dato una monoposto in grado di stare più avanti, cosa successa invece con George Russell. L’ex pilota della Williams è partito sesto e ha chiuso quinto, dimostrando che il potenziale della W13 era decisamente maggiore di quello visto con Hamilton.

Nella vettura del sette volte campione del mondo di F1 sono state fatte delle modifiche di assetto che non hanno pagato, rendendola difficilmente guidabile già nelle Qualifiche. Poi per la gara non si possono fare cambiamenti particolari, a meno di non partire dalla pit lane, e dunque per Lewis è stata una domenica molto difficile.

Gestione cookie