Secondo l’ex pilota, Damon Hill, le azioni conservatrici di Mercedes hanno indotto alla sconfitta, Lewis Hamilton e non le decisioni di Masi.
Sarà pure successo tutto all’ultimo minuto, ma sul Mondiale perso da Hamilton ha senz’altro colpe la Mercedes stessa. A dirlo, è l’ex pilota inglese, Damon Hill. Il londinese, aveva parlato prima della corsa, su come sarebbe stata una stagione decisa da un incidente. Verstappen però non ha messo fuori uso l’auto di Hamilton, lo ha semplicemente superato all’ultimo giro. La Safety ha annullato la gara perfetta di Hamilton, ma ecco cosa è successo.
Commentando la Gara per Sky Sports, l’ex pilota ha detto: “La Red Bull ha rischiato. La Mercedes era conservatrice“. Non tutti sono d’accordo su chi avesse le colpe. Ad esempio un altro ex, Rosberg, ha ribadito le responsabilità di Masi sull’ultimo giro.
Damon Hill: “Masi decide quello che vuole”
Secondo il tedesco, Michael Masi avrebbe cambiato idea a Gara in corso, quando la Safety car era già in pista. Ma ad Hill, questo non va bene. La Mercedes ha pensato prima che tutto quindi stesse andando bene, poi ha cercato quindi colpe in persone terze, quando ha perso: “Immagino che alla fine Michael Masi potrà decidere cosa vuole, è il regista. Vuole correre, loro vanno a correre. In modo sicuro, lo hanno fatto”.
Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha ammesso poi sempre a Sky Sports nelle interviste post gara, che proprio dai box del team austriaco, hanno chiesto a Michael Masi di non rovinare un finale di stagione, con l’eccessivo stazionamento della Safety car in pista: “‘Lasciali correre’, gli abbiamo urlato”, dice il quarantottenne della Red Bull.
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E non è logicamente finito tutto lì, con la Mercedes che subito ha presentato ricorso contro Max Verstappen. L’olandese però, si è risvegliato oggi da campione del mondo, visto che la FIA ha deciso che non ci fosse nulla di irregolare in tutto quanto accaduto al circuito Yas Marina. Horner ha affermato: “È impensabile lasciare che le vetture non completino i giri. Si vedeva che volevano riprendere la gara e non avevano bisogno di recuperare il ritardo nel paddock. Hanno fatto la scelta giusta in circostanze difficili”.