La stagione di F1 targata 2021 sta per volgere al termine, ed il rush finale composto dagli ultimi sei appuntamenti è alle porte. Lewis Hamilton insegue Max Verstappen ed è attardato di soli sei punti in classifica, ma l’olandese sembra essere più tranquillo dal punto di vista emotivo. La pressione è tutta sul britannico e sulla Mercedes, che vuole concludere questa era con altri due titoli prima della rivoluzione del 2022.
In Turchia, la Red Bull ha tratto il miglior risultato possibile, considerando che la W12 era nettamente superiore. La sostituzione del motore a combustione interna sulla freccia nera del britannico lo ha costretto ad una difficile rimonta in gara, che non gli ha comunque consentito di mantenere la testa del campionato del mondo.
Quello che ha fatto discutere più di tutto è stata la scelta dell’iridato, che ha voluto ritardare troppo la sosta per il cambio gomme. Il #44 ha così perso la possibilità di giocarsi il podio con Sergio Perez e Charles Leclerc, risultato che sarebbe stato alla portata se avesse eseguito gli ordini della squadra.
Si tratta di un errore che potrebbe rimpiangere in futuro, anche se può essere rincuorato dal fatto di avere a disposizione la monoposto più rapida. Il prossimo appuntamento, fissato per domenica 24 ottobre ad Austin, sarà un crocevia fondamentale: la pista è favorevole alla Mercedes, mentre poi arriveranno Brasile e Messico che dovrebbero adattarsi meglio alla RB16B.
Lewis dovrà gestire il tutto alla perfezione, onde evitare di perdere altri punti pesanti in chiave iridata. Il suo comportamento ad Istanbul non è passato inosservato, e contro di lui sono arrivate anche delle pesanti critiche. Difficile dire se quanto accaduto gli costerà il mondiale, ma in una stagione così tirata ogni punto può fare la differenza.
Numerosi ex piloti hanno parlato di quanto avvenuto pochi giorni fa, ed anche l’ex campione del mondo Jenson Button si è espresso sulla vicenda. Il britannico, che trionfò con la Brawn GP nel 2009, è stato compagno di squadra di Hamilton in McLaren, tra il 2010 ed il 2012.
Jenson mise molto in difficoltà il sette volte iridato, e non si è fatto problemi a criticare il suo operato: “Lewis stava per farcela, stava gestendo le gomme alla perfezione, nessuno riusciva ad imitare le sue tecniche di guida in quelle condizioni. Ha comunque sbagliato in seguito, poiché si è fermato proprio nel momento in cui non avrebbe dovuto farlo“.
Button ha sottolineato che il tutto potrebbe essere stato scatenato da un problema di comunicazione con il box: “Non credo che Lewis avesse capito che stava per perdere due posizioni con la sosta. Appariva piuttosto felice quando gli è stato chiesto di rientrare. Dopo invece è diventato abbastanza nervoso: aveva capito che si trovava in quinta posizione, alle spalle di due auto che non pensava di avere davanti“.
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Quanto affermato dall’ex campione è in effetti corretto: poco dopo la sosta, Lewis ha chiesto per radio in che posizione si trovasse, ed il suo ingegnere di pista gli ha comunicato che era quinto e sotto attacco dall’AlphaTauri di Pierre Gasly. Ancora una volta quest’anno, Hamilton e la Mercedes non sono stati perfetti sotto pressione.
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