La stagione di Lewis Hamilton sta continuando a essere un vero calvario e il quarto posto di Baku è stato segnato da un gran problema fisico.
Quando un sette volte campione del mondo è così in difficoltà come Lewis Hamilton in questa stagione è chiaro a tutti come il vero problema sia dettato da una monoposto che non può essere in alcun modo considerata all’altezza della fama e della classe del britannico, ma non si tratta unicamente di un limite da un punto di vista meccanico, ma anche fisico, tanto è vero che il suo corpo non sta più rispondendo come da dovere.
La situazione in casa Mercedes si sta facendo sempre più complicata, nonostante la classifica stia sorridendo sempre di più, grazie soprattutto ai continui flop della Ferrari, con Baku che ha così permesso a George Russell di salire ancora una volta sul podio e a Lewis Hamilton di prendersi un insperato quarto posto.
Il problema però è sempre legato al porpoising, ovvero quel rimbalzo e saltellamento che sta mettendo davvero in crisi nera tutti i piloti della 10 Scuderie, ma in Mercedes il problema è enorme, tanto è vero che Toto Wolff stesso si è scusato con Lewis per avere una macchina così…poco di qualità.
La situazione si sta facendo sempre più complicata ed Hamilton ha spiegato come non abbia mai vissuto una gara così dura in vita sua, considerando infatti come il britannico abbia accusato dei fortissimi danni alla colonna vertebrale al termine della gara, con la Scuderia che ora sta pensando a delle alternative.
I danni fisici sono molto evidenti e fra sette giorni c’è già il Gran Premio del Canada, con Lewis che sembra non essere in grado di poter compiere ancora una volta uno sforzo fisico così importante, considerando anche i suoi 37 anni che di sicuro non lo aiutano per l’immediato recupero.
A questo punto diventa logico e normale pensare a dei possibili sostituti, ecco dunque che lo stesso Wolff ha parlato di un possibile utilizzo del pilota di riserva in occasione del GP nordamericano, ma bisogna capire chi sfruttare e soprattutto nel mischione dei possibili esclusi è stato inserito anche George Russell.
La Mercedes a inizio anno ha nominato due piloti come terze guide, entrambi con una carriera in Formula E seppur molto diversa e con ambizioni decisamente differenti che potrebbero così far pendere per l’uno o per l’altro.
Partiamo dal pupillo di tutti a Stoccarda, colui che probabilmente avrà il compito di sostituire definitivamente Hamilton al termine della stagione 2023, ovvero l’olandese Nyck De Vries, con il ragazzo che si è imposto nella stagione 2020-21 in Formula E, diventando così uno dei piloti più apprezzati e sicuri del passaggio in F1.
Per una sola gara però potrebbe essere lasciato comunque a battagliare per il titolo nella sua categoria e si potrebbe puntare sul belga Stoffel Vandoorne, un pilota che ha già avuto modo tra il 2016 e il 2018 di correre in F1 con la McLaren, non andando però mai oltre il 16esimo posto in classifica generale e ottenendo nel 2017 il suo massimo di punti con 13 totali.
Lui sarebbe sicuramente più propenso ad accettare il passaggio anche solo per una gara in Mercedes, potendo tornare così a guidare una vettura di F1 dopo tanti anni dalla sua ultima volta.
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