Lewis Hamilton è stato protagonista di un’altra prestazione davvero opaca, ma è stata un’altra la motivazione che lo ha portato a infuriarsi.
Il Mondiale della Mercedes sta riuscendo in qualche modo a non essere disastroso unicamente grazie ai continui ritiri da parte della Red Bull, ma questo non ha aiutato Lewis Hamilton a entrare a podio come successo in Bahrain, con l’inglese che si è detto molto stizzito per l’atteggiamento utilizzato dalla delegazione degli organizzatori in Australia.
Dopo 9 Mondiali costruttori vinti consecutivamente era davvero impossibile pensare a una Mercedes così disastrosa come si è vista in queste prime tre gare dell’anno, con l’Australia che ha permesso quantomeno di dare una notta scrollata alla Alpine che in certi momenti del venerdì è sembrata addirittura essere superiore.
Il secondo posto in classifica costruttori, così come quello nella sezione piloti con George Russell, non deve però illudere a Stoccarda, perché la situazione è davvero molto complicata, dato che in questo momento si può sperare si superare Ferrari e Red Bull sono quando ci sono i ritiri, come quelli occorsi a Perez in Bahrain, Sainz in Australia e Verstappen in tutti e due.
Uno di quelli che più di tutti sta deludendo inoltre è il 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton che in questo momento ha ottenuto solamente 28 punti in classifica e soprattutto ha dovuto per la seconda volta consecutiva accettare di aver chiuso alle spalle del compagno di squadra Russell.
La situazione dunque non è sicuramente la migliore per il baronetto inglese, che forse si è già pentito di non avere detto addio alle corse come si paventava alla fine della scorsa annata, ma non sono soltanto le prestazioni in pista che stanno preoccupando il campionissimo della Mercedes.
Hamilton infatti si è detto estremamente preoccupato e contrariato per l’atteggiamento che hanno avuto tutti gli organizzatori in Australia, dato che non sono state in alcun modo rispettate le misure di sicurezza per contenere la pandemia dettata dal Coronavirus, condizione che sono state ritenute inaccettabili dal pilota.
“Nessuno nel briefing dei piloti indossava maschere. Alcuni dei piloti lo erano, ma la maggior parte della FIA no, il che per me era scomodo. È stato il briefing più lungo della mia vita per i conducenti. Corro da molto tempo e non hanno mai fatto un briefing così lungo.”
Sono state queste le parole rilasciate dal pilota della Mercedes al termine delle qualifiche del sabato ed è davvero molto strano soprattutto considerando come l’Australia sia stata una delle nazioni più attenta in tutto il mondo nel contenimento del contagio dettato dal Coronavirus, tanto è vero che Melbourne è tornato solo da questa stagione.
Hamilton inoltre è uno di quelli che ha dovuto combattere in prima persona contro il maledetto virus che ha sconvolto la vita di tutti noi da due anni a questa parte, tanto è vero che il giovane George Russell ha potuto debuttare in Mercedes in occasione del Gran Premio di Sakhir proprio al posto di Lewis positivo al tampone.
Lewis Hamilton ha messo l’attenzione su una tematica che ormai sembra essere passata in secondo piano, ma che è attuale ancora oggi in maniera estremamente importante, basti vedere come i contagi non abbiano intenzione di rallentare, anche se la variante Omicron è sicuramente stata una manna dal cielo.
Serviva infatti una tipologia di virus molto più leggera ed è per questo motivo che ora si può parlare di virus endemico e non pandemico, il che però non vuol dire che non possa essere letale o che soprattutto non possa portare a gravi scompensi polmonari e fisici.
Quello infatti che tanti hanno sempre sottovalutato è il fatto che si è spesso rivolta l’attenzione solamente alle morti, senza mai rendersi conto di come questo virus abbia portato a una serie incredibili di problemi respiratori e dunque era necessario iniziare una serie di attenzioni particolari per contenerne la diffusione.
Oggi ci sentiamo molto più tranquilli, anche perché la diffusione su scala mondiale dei vaccini è sicuramente stata l’arma vincente per poter arrivare il prima possibile al traguardo, ma non si può ancora dire con certezza che la situazione si sia completamente risolta.
Il peggio è sicuramente alle spalle, ma l’atteggiamento di Lewis Hamilton, sportivo che ha sempre cercato di trattare il più possibile di fronte alle telecamere non soltanto le tematiche riguardanti il proprio lavoro ma anche tutto ciò che concerne la vita di tutti i giorni, è assolutamente corretto e da promuovere.
L’Australia ha sempre chiuso tutto e fatto lockdown molto duri alle prime avvisaglie di contagio, senza aspettare un minuto e senza nemmeno pensarci due volte, infatti stiamo parlando di una gigantesca isola che ha la possibilità di separarsi dal mondo che la circonda senza problemi, ma per quanto i piloti e le Scuderie siano estremamente controllate serve ancora attenzione.
Sebastian Vettel ha già dovuto saltare le prime due gare dell’anno per il Covid, dunque non si può parlare ancora di una situazione completamente risolta, serve ancora un po’ di tempo, pazienza e attenzione verso il prossimo.
Hamilton è stato sicuramente lodevole nelle sue affermazioni, ma allo stesso tempo i suoi tifosi e quelli della Mercedes sperano che prima o poi in questa stagione si possa tornare a parlare di lui anche per le grandi vittorie ottenute da una leggenda delle quattro ruote.
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