La permanenza di Lewis Hamilton in F1 potrebbe essere legata alle decisioni della Federazione Internazionale in merito ad Abu Dhabi.
Lewis Hamilton contro la FIA: questo è il rebus dell’inverno che separa la stagione 2021 appena terminata da quella 2022, che sengerà l’avvento delle nuovissime monoposto ad effetto suolo. Sulla Mercedes, che dovrebbe tornare al classico colore argento dopo due anni in nero, salirà George Russell, in uscita dalla Williams dove ha terminato tre ottimi campionati di apprendistato.
Sul futuro del sette volte campione del mondo c’è molta meno certezza. Il #44 è ancora piuttosto sconvolto e deluso dal finale di Abu Dhabi, nel quale è stato beffato da Max Verstappen dopo una corsa dominata. I due sfidanti erano arrivati all’ultima prova in perfetta parità, ed il vincitore della corsa si sarebbe portato a casa anche il titolo iridato.
Come sappiamo, Hamilton aveva dominato la gara, per poi ritrovarsi sconfitto dopo l’incidente della Williams di Nicholas Latifi che ha avvantaggiato l’olandese. Da quel momento in poi, Lewis si è chiuso in un assordante silenzio, che ha portato addirittura a pensare ad un suo ritiro.
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Hamilton, il suo futuro potrebbe dipendere dall’inchiesta FIA
La Federazione Internazionale ha avviato un’inchiesta in merito a quanto accaduto nelle ultime fasi del Gran Premio di Abu Dhabi. Lewis Hamilton e la Mercedes sono rimasti piuttosto delusi dal comportamento di Michael Masi, il direttore di gara che ne ha combinate più di Bertoldo nel finale di stagione.
In questi giorni è arrivata l’ufficialità da parte della FIA: gli esiti dell’inchiesta verranno comunicati a febbraio, e, secondo le indiscrezioni, Lewis potrebbe decidere il proprio futuro in base alle conclusioni. “Sky Sport UK” ha annunciato in settimana che il sette volte iridato vuole qualcosa di tangibile da questa analisi per poter poi tornare a correre.
Secondo altre voci di corridoio, la Mercedes avrebbe chiesto espressamente ai vertici della Federazione Internazionale di allontanare Masi dal suo ruolo, una sorta di ricatto per poi mettere in pista l’asso britannico. Ovviamente, il team di Brackley, seppur potentissimo dal punto di vista politico, non ha potere decisionale su una questione così delicata.
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Tra l’altro, Lewis è ancora sotto inchiesta per non essersi presentato al galà della FIA di metà novembre, dove, per regolamento, i primi tre classificati nel mondiale piloti devono essere presenti. Max Verstappen e Valtteri Bottas hanno raggiunto l’evento, mentre l’inglese e Toto Wolff non c’èrano. Probabilmente arriverà una multa per il sette volte campione del mondo, con la speranza che a breve annunci il suo ritorno alle corse.