Un lungo periodo di pausa dopo il Mondiale perso ad Abu Dhabi, ma ora Lewis Hamilton non sarebbe tornato per fare da comprimario.
Dopo mesi ad attendere il proprio primo pilota, dove tra l’altro la scena l’ha rubata il nuovo numero due, George Russell, la Mercedes presenta la nuova vettura ed annuncia anche la formazione per il 2022: Hamilton ci sarà ed anzi, vuole vincere ancora.
È stata, quella della presentazione della W13, anche l’occasione per sentir parlare di nuovo lo stesso Lewis Hamilton, che ha parlato della sua presunta voglia di ritirarsi. Sicuramente non lo farà quest’anno comunque, infatti i piloti di F1 che vorranno giocarsi il titolo sono avvisati, The Hammer è ancora in pista. E certamente non ha voglia di avere una parte secondaria.
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Adesso tocca ad Hamilton: la Mercedes gongola
Una cosa è certa. Ora la Mercedes potrà lamentarsi delle prossime scelte degli arbitri, fare polemica quando ce ne sarà bisogno con Red Bull o altri, ma di certo non ci sarà più Michael Masi da incolpare, con l’australiano silurato dalla FIA. Ma non sono tempi nuovi soltanto per la F1, lo saranno anche proprio per la Mercedes ed il suo pilota, lo dice Toto Wolff.
Il viennese ha avuto modo di commentare non solo quel che a Brackley si aspettano dal futuro, alla presentazione della nuova monoposto, ma anche di quanto successo in passato. Nel recente passato, ovvio, con la Mercedes che appunto è rimasta scottata ed un Hamilton sparito dai radar. Wolff ammette di non aver mai temuto che l’inglese volesse ritirarsi, ed anzi ora non è solo contento di rivederlo.
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Il n.1 della Mercedes infatti crede proprio che il sette volte campione del mondo sia quanto mai agguerrito e voglia combattere da subito, per un nuovo titolo. “È diventato più forte mentalmente, è sempre stato così quando le avversità lo attaccano. È in modalità attacco”, dice. Ma non è detto che anche gli altri piloti non possano dire la loro, soprattutto ora che tutte le vetture sono radicalmente cambiate, spiega l’ex pilota che ammette: “Non escludiamo nessun rivale”.
E lui che ha vissuto anche in Italia, ammette a proposito delle Ferrari: “Da tifoso amo la Ferrari, loro hanno il nome più importante in questo sport e non può essere che non gareggino per il titolo, anche se vincere il campionato è un’altra cosa perché dipende da molti fattori”.