Lewis Hamilton ha concluso al secondo posto il GP di Abu Dhabi, così come il mondiale. Il 2021 è stato un dramma sportivo per l’Inghilterra.
Il secondo è servito per Lewis Hamilton, che si è dovuto arrendere a Max Verstappen nel pirotecnico ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi. Dopo anni di noiose passeggiate della Mercedes, in questo 2021 abbiamo avuto un ultimo appuntamento da brividi, che ci ha riconciliato con lo spettacolo ed il divertimento. La F1 si è riscoperta in grado di emozionare, in una corsa da record di ascolti in televisione.
Il sette volte campione del mondo non è riuscito ad eguagliare i cinque titoli consecutivi di Michael Schumacher, e neanche a staccarlo nella classifica assoluta. I due continuano a condividere il primato di sette titoli assoluti, e la sensazione è che questo faccia molto male al fenomeno britannico.
Nonostante la grande delusione, Hamilton si è comportato da vero signore dopo la corsa. Il re nero è rimasto per diversi minuti a bordo della sua monoposto, afflitto dalla peggior beffa della sua vita assieme a quella di Interlagos 2007, Lewis ha comunque fatto dei grandi complimenti a Verstappen, andandolo ad abbracciare in parco chiuso complimentandosi con lui per il primo titolo mondiale.
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Hamilton, gli inglesi si confermano eterni secondi
In Inghilterra si contava sul successo di Lewis Hamilton per riscattare una stagione sportiva piuttosto difficile, dove le soddisfazioni non erano state molte. Il grande successo resta quello del Chelsea in Champions League per quanto riguarda il panorama calcistico, ambito nel quale è maturata una cocente delusione l’11 luglio.
A Wembley infatti, l’Italia è riuscita ad imporsi ai rigori nella finale degli Europei, davanti ad uno stato gremito di tifosi che incitavano e davano per certo il successo degli idoli locali. Quella notte è una ferita ancora aperta nel cuore di tutti gli inglesi. Nelle Olimpiadi di Tokyo, è arrivato un ulteriore passo falso per la “Union Jack“, sconfitta nell’atletica.
La finale della 4×100 ha visto imporsi nuovamente i nostri colori: il 6 agosto, Lorenzo Patta, Lamont Marcell Jacobs, Eseosa Fostine Desalu e Filippo Tortu hanno battuto, sulla linea del traguardo, CJ Ujah, Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake. Quest’ultimo, è stato superato proprio alla fine da Tortu, e nelle nostre orecchie riecheggia ancora il commento del telecronista inglese: “Not Italy again“, con chiaro riferimento a quanto accaduto un mese prima a Wembley.
Le speranze d’oltremanica erano tutte riposte in Lewis Hamilton, e gli inglesi si auguravano un ultimo guizzo del campione per dare un senso ad un’annata terribile. Anche qui, come nel calcio e nell’atletica, la beffa è arrivata negli ultimi istanti, come raramente accade in F1.
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La notte di Abu Dhabi ci ha insegnato che nello sport è quasi impossibile fare pronostici, poiché il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. La F1 esce rinvigorita da questa stagione, anche se tanti aspetti dovranno essere discussi ed analizzati per recuperare credibilità. La prossima stagione sarà la prova definitiva.