Lewis Hamilton ed Ayrton Senna detengono un primato invidiabile negli Stati Uniti. Scopriamo di che record cosa si tratta.
Il Gran Premio degli Stati Uniti è da sempre uno dei più seguiti dell’intero mondiale di F1. Per le case automobilistiche come Mercedes, Ferrari, Renault ed Honda, il paese rappresenta un mercato fondamentale, dove i team hanno bisogno di ottenere un buon risultato. Il re di Austin è Lewis Hamilton, che su questa pista vanta ben cinque affermazioni.
Fu lui, nel 2012, ad inaugurare al meglio questa pista con una vittoria a bordo della McLaren, l’ultimo trionfo con il team di Woking prima di passare alla Stella a tre punte. Lewis ebbe ragione di Sebastian Vettel e della sua Red Bull, sverniciandolo a pochi giri dalla fine. Con la Mercedes, il campione del mondo si è poi imposto ininterrottamente dal 2014 al 2017, vincendo il sesto mondiale proprio qui nel 2019 chiudendo dietro a Valtteri Bottas.
Le caratteristiche della pista, che ricordano per lunghi tratti quelle di Silverstone, esaltano le qualità di guida del britannico ed anche, dal punto di vista tecnico, quelle del team di Brackley. Non è un caso che le frecce d’argento siano state battute una sola volta nel corso dell’era ibrida, precisamente nel 2018 quando la Ferrari trionfò grazie a Kimi Raikkonen.
Nonostante il gran feeling con il tracciato, Hamilton non riesce a vincere qui da ben quattro anni, anche se va detto che nel 2020 non si corse per via delle limitazioni agli spostamenti imposte dal Covid. Un successo nella gara domenicale riporterebbe l’eptacampione in testa al mondiale, dando una bella spallata alle ambizioni di Max Verstappen.
Il #44 è imbattuto sull’altro tracciato dove recentemente si è disputato il Gran Premio degli Stati Uniti, vale a dire ad Indianapolis. Sul catino che ospita la famosissima 500 Miglia, la F1 ha corso dal 2000 al 2007, unica edizione a cui Lewis ha preso parte. In quell’occasione il britannico, fresco della prima pole con annessa vittoria in Canada, riuscì a ripetersi allungando in classifica.
La McLaren stava dominando quella fetta di stagione, ed il giovane astro nascente riuscì a battere Fernando Alonso resistendo ai suoi attacchi sul lungo rettilineo principale. Si trattò di una prova di forza che fece infuriare il pilota spagnolo, il quale pretendeva di essere trattato da caposquadra dal team di Woking.
Hamilton e Senna, gli unici a trionfare su due tracciati diversi negli USA
Avendo trionfato sia ad Indianapolis che ad Austin, Lewis Hamilton detiene un record ragguardevole negli Stati Uniti d’America: è l’unico ad aver vinto questo GP su due tracciati diversi assieme ad Ayrton Senna. Ed entrambi lo hanno fatto con due team differenti nel corso degli anni.
La prima affermazione del tre volte campione del mondo brasiliano è datata 1986, quando con la Lotus si impose a Detroit. Sempre con la squadra britannica, fu in grado di ripetersi l’anno dopo, per poi far suo anche l’appuntamento nel 1988 con la McLaren. Il feeling di Senna con gli USA si conferma anche nel 1990 e 1991, dove si corse a Phoenix.
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L’edizione del 1990 fu quella più entusiasmante, visto che la vittoria di Ayrton arrivò dopo un bel duello contro la Tyrrell del giovane Jean Alesi. Queste furono le ultime due edizioni corse negli Stati Uniti, prima del ritorno ad Indianapolis nel 2000. Hamilton ha continuato a raccogliere l’eredità del brasiliano anche su altri tracciati, migliorandone anche i record ottenuti in breve tempo.