Secondo l’ex pilota, Lewis Hamilton non avrebbe perso il titolo ad Abu Dhabi, ma in altre circostanze. Ecco cosa ha dichiarato.
La carriera di Lewis Hamilton in F1 proseguirà regolarmente, a dispetto di quanto riferito dall’ex boss, Bernie Ecclestone, in questi giorni. Stando alle indiscrezioni, il sette volte campione del mondo avrebbe già avvisato la Mercedes di voler correre anche nel 2022, per poter riprovare a superare il record di titoli di Michael Schumacher. In quel caso, diventerebbe l’unico pilota sul pianeta terra ad avere otto allori iridati in bacheca.
In questo 2021, tutto ciò gli è stato impedito da uno strepitoso Max Verstappen, in grado di interrompere il dominio del britannico e della Stella a tre punte. Tuttavia, il costruttore tedesco si è potuto consolare con l’ottavo mondiale costruttori consecutivo, ma come sappiamo, nel Circus è soprattutto la classifica piloti a far fede.
Hamilton non ha digerito il finale di stagione di Abu Dhabi e la gestione della Safety Car, a tal punto da chiudersi in un silenzio che dura ininterrottamente da oltre due settimane. Sul suo profilo Instagram, da lui molto utilizzato per interagire con gli utenti, il sette volte iridato non pubblica nulla dall’11 dicembre, giornata di qualifica sul tracciato di Yas Marina.
Dopo la sconfitta, l’alfiere della Mercedes ha smesso di seguire la F1 e, qualche giorno dopo, anche tutte le altre persone che erano nella sua lista dei seguiti. Qualcuno ha criticato questo atteggiamento, affermando che il britannico non è in grado di accettare le sconfitte. Tuttavia, una beffa del genere farebbe male a chiunque, ma va anche detto che Verstappen era stato molto sfortunato in diverse occasioni durante l’anno, e che la Dea Bendata ha deciso di restituirgli tutto nel momento decisivo.
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Hamilton, secondo Vandoorne il titolo lo ha perso prima
Sui fatti di Abu Dhabi si è espresso tutto il mondo motoristico, con interviste, prese di posizione e pareri più moderati. In molti si sono schierati a favore di Lewis Hamilton, criticando aspramente l’operato del direttore di gara Michael Masi. Negli ultimi giorni, a parlare di quanto accaduto è stato Stoffel Vandoorne, pilota Mercedes in Formula E ed ex McLaren nella massima serie.
Il belga, contrariamente a quanto si poteva pensare visto il suo contratto con la Stella a tre punte, è stato piuttosto onesto nell’intervista rilasciata a “RTBF Sport“: “Capisco la rabbia di Lewis, il modo in cui è stato deciso il titolo non è molto giusto, ma non credo che il tutto sia stato deciso a tavolino“.
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“Credo semplicemente che il direttore di gara non volesse far terminare la corsa in regime di Safety Car ed assegnare il mondiale in quella maniera. Hamilton non ha perso il campionato all’ultima gara, perché bisogna ricordare che in molti appuntamenti la sua Mercedes non era così in forma. Nella prima parte di stagione, la Red Bull aveva una marcia in più, e di questo ne hanno approfittato conquistando un buon vantaggio in classifica. Il tutto si è poi rivelato decisivo nel finale“.