Il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen è alle battute finali. I pronostici si susseguono e c’è chi vede il britannico davanti.
Il mese di dicembre, storicamente identificato con l’arrivo dell’Inverno in gran parte del mondo, sarà uno dei più caldi di sempre per la F1. Il 5 ed il 12 del prossimo mese saranno le date prestabilite per gli ultimi due appuntamenti del mondiale 2021, che assegneranno l’alloro iridato per cui Lewis Hamilton e Max Verstappen sono in lizza dallo scorso marzo.
Lo spettacolo è assicurato, specialmente per quanto riguarda il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Si tratta di una pista velocissima, ricca di rettilinei e curve da affrontare al massimo della velocità. Le medie orarie sfiorano quelle di Monza, ma qui la differenza è che quello in questione è un tracciato cittadino. Le monoposto sfreccerannno alle massime velocità in mezzo ai muretti, ed il rischio che avvenga qualcosa di inaspettato c’è eccome.
Dal punto di vista della cabala, Hamilton e la Mercedes sono i favoriti. Nell’era ibrida, il team di Brackley ha sempre vinto in piste dove non si era mai corso prima: Lewis lo ha fatto in Russia nel 2014, poi è toccato a Nico Rosberg nel 2016 a Baku. Lo scorso anno, al Mugello e Portimao sono arrivate due doppiette delle frecce nere, che con il britannico hanno dominato anche a Losail.
Hamilton, ecco perché è il favorito
Il “Corriere dello Sport” ha intervistato Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari dove restò dal 1989 sino a metà del 1991. Per lui esperienze anche in Ligier nel Circus, oltre ad una vita intera passata nelle altre categorie del motorsport. Il torinese, per anni presente negli studi RAI ai tempi della F1 che andava in diretta su questa rete, ha inquadrato Lewis Hamilton come favorito in questo gran finale.
L’ex boss della Lancia nel mondiale rally ha sottolineato quanto sia grande la guerra politica tra Mercedes e Red Bull: “Ormai le due squadre fanno delle delazioni alla Federazione troppo spesso affinché essa intervenga. Ma fa bene a non mettersi troppo in mezzo, stiamo assistendo ad una lotta sportiva e verbale incredibile. In quarant’anni di corse, non ho mai sentito una tensione del genere, nonostante le rivalità tecniche e sportive che ho vissuto“.
“Ricordo, ai miei tempi in Ferrari, che c’era grande tensione. Nel 1989, in Portogallo, non sono riuscito a contenere l’aggressività di Nigel Mansell nei confronti di Ayrton Senna, e Ron Dennis venne al mio box infuriato. Lui era molto nervoso, e dicono che io gli risposi con un brutto gesto, anche se non me ne ricordo. C’era molta tensione, ma anche rispetto“.
La battaglia tra due piloti e tra due squadre così forti non può non passare per i due team principal, Toto Wolff e Christian Horner: “I due si stanno spingendo veramente al limite, ma sono legati alla maturità dei piloti. Hamilton è intelligente e suggerisce alla squadra come muoversi, mentre Verstappen non è altrettanto maturo, pur essendo straordinario al volante. Horner sa gestire molto bene i piloti, mentre Wolff è imbattibile sul fronte del management dei tecnici“.
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Tutti si stanno chiedendo quale sarà il nome del campione del mondo. Secondo Fiorio, i dettagli faranno la differenza: “Credo che la capacità tecnologica della Mercedes farà la differenza, dal momento che li ho visti troppo supponenti quest’anno, tralasciando spesso lo sviluppo sentendosi troppo più forti. Tuttavia, quando la Red Bull ha allungato, loro hanno lavorato sodo recuperando il gap. Grazie alla squadra ed al suo talento, credo che Lewis possa vincere sia in Arabia Saudita che ad Abu Dhabi, vincendo il mondiale. Per Max non sarà facile, ma non avrà nulla da perdere. Sarà una bellissima sfida“.