La lotta per il Mondiale di F1 del 2022 sarà molto più aperta o sarà ancora una guerra a due tra Lewis Hamilton e Max Verstappen?
Il Mondiale 2022 è ormai alle porte e in molti ormai si chiedono cosa accadrà nei prossimi mesi, ma per un grande ex pilota del circus non ci sono dubbi sul fatto che saranno anche Hamilton e Verstappen a giocarsi il titolo iridato.
Alla Gazzetta dello Sport ha rilasciato un’intervista il grande Riccardo Patrese, storico pilota amatissima da tutta Italia che è stato anche capace di diventare vicecampione del mondo nel 1992 quando guidò con grande qualità l’astronave rappresentata dalla Williams di quella stagione, chiudendo secondo solo al compagno di squadra Nigel Mansell.
Il pilota veneto è sempre stato molto apprezzato anche per i suoi commenti mai banali e che non lasciano spazio a interpretazioni e così la Rosa ha cercato di capire cosa ne pensa delle novità sulla nuova stagione e se pensa che sarà possibile avere un Mondiale più equilibrato.
Secondo Patrese però non c’è speranza per Ferrari o McLaren di inserirsi già in questa stagione alla lotta per il titolo, magari si potrà vincere qualche gara, ma non oltre.
Per lui non ci sono dubbi sul fatto che sarà ancora una volta una lotta a due tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, dicendo come entrambi partiranno con il 50% di possibilità di vincere.
Il successo dell’ultimo Mondiale ha permesso all’olandese di essere molto più calmo e tranquillo e non è più quel ragazzo così aggressivo in pista tanto da essere mal sopportato dai rivali.
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Patrese però afferma anche che Hamilton non avrà di certo intenzione di rimanere a guardare dopo il travagliato e burrascoso finale di Abu Dhabi a dicembre e cercherà di fare qualsiasi cosa che possa riportarlo in cima al Mondiale.
Non solo Hamilton, Patrese parla anche di Perez
Nella lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Riccardo Patrese ha parlato anche di Sergio Perez, che da molti è stato considerato come una vera e propria arma in più per Max Verstappen in ottica vittoria finale.
Il veneto infatti ritiene che anche la seconda vettura della Red Bull potrebbe lottare per il titolo, considerando che molto probabilmente anche George Russell in Mercedes non resterà a guardare, ma per Patrese il discorso legato a Perez è diverso.
Ha raccontato di come non abbia avuto particolare ammirazione per un pilota che ha semplicemente svolto il proprio compito senza però esaltare particolarmente la macchina e soprattutto la stroncatura è stata netta, affermando che anche se avesse la monoposto migliore non sarebbe in grado di battere Hamilton.
Il fatto che tra l’inglese e il messicano ci siano almeno due categorie di differenza è indubbio e nessuno crede che Perez possa superare il baronetto, ma le affermazioni sembrano davvero eccessive.
Checo ha svolto perfettamente il proprio ruolo da scudiero riuscendo in tante occasioni a diventare fondamentale per Verstappen, come proprio ad Abu Dhabi con una difesa miracolosa nei confronti di Hamilton, sacrificando anche la propria gara per il bene della squadra.
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Una certa lentezza in qualifica è stata notata da tutti e nessuno lo nega, forse ha ragione Patrese quando dice che non lotterebbe mai per il titolo, ma bisogna anche capire perché è stato ingaggiato dalla Red Bull e sicuramente nel nuovo anno riuscirà ancora a farsi apprezzare per coraggio, classe e un pizzico di follia.