Dopo soltanto tre anni, McLaren e Honda si sono separati nel 2017: ma come mai le cose non andarono per il verso giusto?
Daniel Ricciardo, e il giovane britannico Lando Norris, hanno la fortuna di guidare con un motore Mercedes. Prima ancora, la McLaren, ha avuto per anni un motore Renault, ma ci fu un periodo in cui la squadra ebbe, per ovvie ragioni, il nominativo di McLaren-Honda. Il connubio tra le due case, si chiuse alla fine della stagione 2017. Oggi, Masashi Yamamoto vuota il sacco dopo quattro anni.
Il numero uno della Honda F1 Motorsport, ha parlato a Motorsport.com, ricordando il triennio passato insieme alla scuderia britannica con sede a Woking, che intanto non sembra averci perso così tanto. Infatti, nel 2021 ha battuto Red Bull e Mercedes in una particolare sfida.
Da McLaren a Red Bull per diventare vincenti
C’è da dire anche che la scuderia britannica è arrivata quarta al Mondiale Costruttori, superata anche dalla Ferrari. In McLaren però preparano una rivoluzione per il 2022, ed ovviamente il motore sarà ancora di casa Mercedes, mentre la Honda non continuerà a stare con la Red Bull, che nel 2022 vedrà nascere i suoi nuovi Powertrains e che ovviamente ha però fatto bene a fidarsi dei costruttori giapponesi, visto che Verstappen ha vinto il Mondiale con un motore Honda RA621H, V6 1.6 a 90° Turbo Ibrido.
Ma cosa dice oggi, Yamamoto a proposito del turbolento triennio in cui Honda era vicina a McLaren? “Dopo gli anni alla McLaren abbiamo imparato molto, ma pensiamo che ci fosse troppo rispetto reciproco. Forse c’era una mancanza di comunicazione, quindi è stato un peccato che il progetto non sia andato bene”.
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Stavolta però, le parole sembrano di chiusura per tutto il movimento, non solo per una scuderia. Se Honda salutò McLaren, ma iniziò a lavorare per la Red Bull, stavolta le parole di Yamamoto sembrano chiare: si chiude un’epoca. Ecco cosa ha detto infatti, il capo Honda F1: “Lasciare la Formula1 è stata una decisione molto importante per Honda, anche per i clienti di tutto il mondo. Anche se quest’anno abbiamo ottenuto buoni risultati, non abbiamo mai pensato di restare qui“.