Leo Messi ha cominciato un nuovo ciclo della sua vita di calciatore e di uomo. Dopo 21 anni trascorsi nel Barcellona.
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In Spagna, in Catalogna, una sola squadra e una sola città che hanno “disegnato” i suoi trionfi, le sue centinaia di goal, i suoi palloni d’oro, ma anche e soprattutto il suo quotidiano.
Ma l’asso argentino necesse est ha cambiato casacca. Dura lex sed lex del Dio Denaro. Impossibile per i blaugrana continuare a sostenere il peso del suo ingaggio, impossibile per uno come Messi rinunciare ai milioni ma soprattutto vedere intorno a sè squadre e compagni non all’altezza della sua fama.
Un campione saprà in determinate circostanze anche vincere i trofei da solo, ma in genere ci sono gli avversari e si gioca in 11 contro 11: e per alzare nuovi trofei e continuare a farsi chiamare “il numero uno” servono programmi e ambizioni intorno a sè.
La Barcellona calcistica ha sognato, ha vinto, ha gioito, ha avuto con sè l’uomo più forte del calcio mondiale dell’ultimo decennio, uno che potrebbe anche smettere adesso. Ma comunque i libri, la tv, la stampa, il web, lo celebreranno da oggi e per sempre.
Adesso però i blaugrana uno come Messi non se lo possono permettere più. E’ chiaro e gli spagnoli tra le lacrime se ne sono fatti una ragione.
E così Leo ha scelto Parigi. I soprattutto i milioni di Parigi. E all’ombra della Torre Eiffel lo hanno già accolto come un “Dio dell’Olimpo”. Perchè ci credono nelle sue capacità di leader e nel suo talento e fanno bene: con Messi, Ramos, Donnarumma, Mbappè, Neymar, il Psg può davvero vincere tutto e farlo subito. I nuovi acquisti lo hanno convinto.
35 milioni di euro a stagione per due anni: forse potevano arrivarci solo Manchester City e Chelsea. Ma Parigi sapeva da tempo, Leonardo, oggi il dirigente di mercato con il potere economico più forte, da tempo aveva bloccato Leo.
I nuovi arrivati, come Donnarumma, in attesa di un proprio appartamento da nababbi, alloggiano al prestigioso “Le Royal Monceau”. Pochi chilometri dalla Torre Eiffel, non lontano dallo stadio, l’hotel rappresenta il lusso assoluto. In fondo, a differenza di Barcellona (vita notturna, calore, street art), Parigi è questa. Moda, bellezza, e luxury per chi se lo può permettere.
Non è un caso che anche Neymar scelse questo albergo nel 2017. E proprio dalla camera del suo nuovo hotel, come un presidente politico che saluta la folla, Messi ha reso omaggio ai suoi nuovi tifosi.
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“Dio Messi” è sceso a Parigi.
Guarda la gallery dell’albergo extra lusso dove vive Messi. Ovviamente pagano tutto i parigini.
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