È l’acronimo di Independent Chip Model, un modello matematico utilizzato per calcolare la nostra equity al tavolo: un concetto che ogni giocatore oculato dovrebbe padroneggiare.
Quando parliamo di Independent Chip Model (ICM), non parliamo di calcoli complessi ma di argomenti davvero alla portata di tutti. Non c’è bisogno di grandi conoscenze matematiche, è sufficiente un po’ di impegno per ricordarsi quelle poche regole da seguire.
Con questa guida impareremo le basi di questi concetti fondamentali: conoscerli e applicarli correttamente può dare una svolta al tuo profit nel gioco ed eliminare tanti tanti problemi che gli appassionati di poker possono incontrare.
Prima di proseguire, ti consiglio però di leggere la guida riguardo il concetto di Valore Atteso, che ci servirà per capire meglio l’argomento di oggi:
LEGGI ANCHE >> Perché è essenziale calcolare il Valore Atteso (o Expected Value)
Indice dei contenuti
L’Independent Chip Model tiene in considerazioni alcuni parametri obiettivi durante lo svolgimento del gioco, quali:
Altri parametri invece non vengono considerati, come ad esempio:
A differenza del gioco cash game, ove il valore di ogni gettone corrisponde direttamente al denaro, nei tornei e nei sit&go il valore delle chips varia in base ai parametri citati sopra. Ad ogni eliminazione di un concorrente, ad esempio, le nostre chips acquisteranno valore.
Se nel cash game facciamo double up, quindi raddoppiamo il nostro stack, anche il valore dello stesso raddoppierà di conseguenza. Se raddoppiamo uno stack di 100$, abbiamo vinto effettivamente un valore di 100$. Se facciamo lo stesso in un torneo, invece, non è così. Non è detto che raddoppiando il nostro stack otterremo automaticamente un piazzamento che varrà un premio pari al doppio in termini di denaro.
Ipotizziamo un Sit&Go con 10 giocatori al tavolo e un payout classico distribuito in questo modo:
Tutti i giocatori hanno uno stack iniziale di 10,000 chips, quindi 100,000 chips totali. Come già anticipato, le caratteristiche soggettive dei giocatori, così come la posizione al tavolo e la struttura dei livelli, non influiscono nel calcolo dell’ICM. Il valore atteso di ogni giocatore pertanto risulta per ciascuno pari al 10% del montepremi.
Ipotizziamo che PlayerA faccia double-up la prima mano, eliminando PlayerB. A questo punto abbiamo PlayerA con 20,000 chips e gli altri giocatori tutti con 10,000, per un invariato totale di 100,000 chips in gioco.
PlayerA ha quindi raddoppiato le sue chips possedendone il 20% del totale. Anche la sua equity è passata dal 10% iniziale al 20%? Assolutamente no. Vediamo per quale motivo.
Se vincesse tutto il primo, allora avrebbe il 20% di chance di vincere il montepremi e la sua equity corrisponderebbe a tale proporione. Abbiamo però visto che il massimo che un giocatore può aspirare a vincere è il 50% del montepremi, classificandosi primo. La restante metà viene divisa tra secondo e terzo piazzamento.
Proprio per tener conto di questa particolarità nella struttura che dobbiamo fai intervenire l’ICM per un calcolo più accurato. Se usiamo un calcolatore di ICM, possiamo osservare come in questo caso l’equity totale di PlayerA corrisponde a 18,44%. Facendo double up è passato perciò da 10% a 18,44%, è raddoppiato lo stack, ma non l’equity.
PlayerA non raddoppia la propria equity proprio perché dall’eliminazione di un giocatore, tutti guadagnano in valore atteso. Banalmente hanno più chance di piazzarsi ITM, quindi di far sì che le chips si convertano in denaro. Nello specifico, nel nostro esempio ognuno dei restanti 8 player ha guadagnato 0,195% di equity da PlayerB.
È importante notare che la struttura del payout influisce sulla distribuzione dell’equity. Se il payout fosse stato più verticale, ipotizziamo 65%, 25%, 10%, PlayerA sarebbe salito al 19% e gli altri player avrebbero guadagnato esattamente lo 0,1%, non piu lo 0,195%.
Esistono molti software, anche gratuiti, per calcolare rapidamente l’ICM. Essendo un calcolo abbastanza semplice, ma lungo, la cosa migliore è affidarsi a loro.
Resta però importante almeno capirne la dinamica per poterlo sfruttare al meglio o fare una stima veloce quando ci serve prendere una decisione al tavolo.
Il calcolo che dovremo fare per calcolare la mia equity sul montepremi sarà:
[(% di arrivare 1º)x(1º Premio)]+[(% di arrivare 2º)x(2º Premio)]+[(% di arrivare 3º)x(3º Premio)]+…+[(% di arrivare nº)x(nº Premio)]
Sommando nel calcolo tutti le posizioni a premio.
Facendo un esempio, consideriamo una situazione in cui abbiamo 3 giocatori, rispettivamente con i seguenti stack:
PlayerA: 635,000 Chips
PlayerB: 131,000 Chips
PlayerC: 234,000 Chips
Per un totale di 1,000,000 di chips in gioco
Le percentuali saranno quindi, rispettivamente, 63,5% per PlayerA, 13,1% per PlayerB e 23,4% per PlayerC.
Ora, rimasti 3 soli giocatori, le possibili combinazioni di piazzamenti nel torneo sono 6, cioè:
Se in questa situazioni vogliamo calcolare l’ICM per PlayerA, osserviamo che abbiamo 2 possibilità che arrivi primo (1 e 2), due che arrivi secondo (3 e 4) e due che si piazzi al terzo posto (5 e 6)
Probabilità di piazzarsi Primo (opzioni 1 e 2). PlayerA ha il 63,5% delle chips in gioco, pertanto ha la medesima percentuale di piazzarsi al primo posto.
Probabilità di piazzarsi Secondo (opzioni 3 e 4). Per calcolare questa probabilità, dovremo contare separatamente le due eventualità.
Nella situazione 3 abbiamo PlayerC che vince il primo premio avendo in questa situazione una probabilità pari al 23,4%. Per calcolare la probabilità che PlayerA arrivi secondo e non terzo, la formula sarà (Stack di PlayerA)/(Stack rimanente tolto PlayerC, quindi PlayerA+PlayerB). In numeri 635,000/(635,000+131,000)= 635,000/786,000 = 80,8% di probabilità che PlayerA arrivi secondo se PlayerC arriva primo
Moltiplicando le due percentuali (23,4%*80,8%) otteniamo 0,234*0,808 = 18,9% che è la probabilità che si verifichi questa situazione
Ripetiamo lo stesso calcolo per l’opzione 4 e otteniamo [635,000/(635,000+234,000)]*13,1%= 635,000/869,000 = 0,731*0,131 = 9,5%
Sommando ora queste due percentuali otteniamo la probabilità che PlayerA arrivi 2º, quindi 18,9+9,5 = 28,4%
Probabilità di piazzarsi Terzo (opzioni 5 e 6). Ripetiamo il calcolo di poco fa (o semplicemente sottraiamo la percentuale dei primi due al totale di 100) e otteniamo 17,6%
Ipotizziamo un montepremi distribuito in questo modo:
1º premio: 10,000$
2º premio: 6,500$
3º premio: 3,500$
A questo punto non resta che moltiplicare le percentuali ottenute prima per ciascun premio, quindi:
EV 1º posto: 10,000*0.635 = 6,350$
EV 2º posto: 6,500*0.284 = 1,846$
EV 3º posto: 3,500*0.176 = 616$
Sommando tutto abbiamo 6,350+1,846+616 = 8,812$
Lo step finale per il calcolo dell’equity, usando l’ICM, consiste nel rapportare il valore in denaro trovato poc’anzi, con il montepremi totale dell’evento. Prendiamo quindi 8,812$ che abbiamo ottenuto e li dividiamo per i 20,000$ del montepremi totale rimanente. Otteniamo in questo modo 8,812/20,000= 44,06%
PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >> La guida completa alle Implied Odds per prendere la giusta decisione
Riassumiamo ora gli step affrontati per esteso. I passaggi da compiere per il calcolo dell’ICM sono i seguenti:
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