Jack Miller non brilla nella seconda giornata di test Irta in Indonesia. Problemi nel secondo settore e all’interno del suo box.
I risultati di Jack Miller nei primi test non sono per nulla entusiasmanti. Nel secondo giorno al Mandalika Circuit il pilota australiano deve accontentarsi del 2° posto con un distacco di oltre un secondo dal compagno di marca Luca Marini del team indipendente Mooney VR46. I tempi stringono in vista della prima gara in campionato a Losail, in programma il 6 marzo. Resta una sola giornata per poter girare e trovare nuove soluzioni ai problemi tecnici finora riscontrati.
Non è un buon inizio per Jack Miller che deve giocarsi il tutto per tutto nei primi week-end di gara per vedersi riconfermare la fiducia da Borgo Panigale e porre la firma sul rinnovo di contratto. Paolo Ciabatti ha riconfermato che prima del Qatar verrà ufficialmente riconfermato Pecco Bagnaia, ma per decretare il suo compagno di squadra potrebbero servire alcuni mesi, perché i vertici dell’azienda emiliana vogliono avere le idee abbastanza chiare.
Problemi nel box di Jack Miller
Intanto Jack Miller non può che concentrarsi sulla moto e capire come sciogliere i nodi riscontrati in questo antipasto di Mondiale. “Dobbiamo trovare una soluzione ai nostri problemi dall’oggi al domani. La terza giornata di test Irta sarà una specie di FP3. Abbiamo un piano sul da farsi. Speriamo di trovare stabilità all’avantreno nelle curve veloci“.
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L’unica nota positiva è che Jack è risultato il più stakanovista del sabato con 77 giri svolti in sella alla Ducati Desmosedici GP22, ma nel T2 perde troppi decimi, il suo prototipo si muove troppo e finora le soluzioni vagliate non hanno dato risposte positive. Inutile chiedergli spiegazioni sull’abbassatore automatico anteriore che tanto sta facendo discutere all’interno del paddock e che alcuni vorrebbero venga bandito per contenere i costi. “Quali dispositivi? Non credo che abbiamo niente lì“, ha scherzato Miller. “Non è cambiato nulla, se non che la moto è un po’ più bassa in rettilineo“.
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Ai vari problemi tecnici si aggiungono quelli all’interno del garage Ducati. Due membri del suo staff non hanno avuto accesso al paddock in quanto risultati positivi al Covid dopo il test di Sepang: “Uno di loro è risultato positivo dopo il test in Malesia, un altro dei miei meccanici è risultato positivo qui giovedì. Poi abbiamo un nuovo capo meccanico e dobbiamo ritrovarci tutti. Ma i ragazzi – ha concluso il pilota australiano – stanno facendo un gran lavoro“.