Il giovane tennista, protagonista degli ATP Finals, ha replicato a tutti coloro che lo avevano messo a confronto con Valentino Rossi.
Jannik Sinner è il nuovo astro nascente del tennis italiano. Nonostante i suoi venti anni è già considerato uno dei tennisti più forti di sempre del nostro Paese. Nato in Trentino Alto-Adige da genitori madrelingua tedesca il giovane è cresciuto con l’obiettivo di affermarsi nel panorama tennistico mondiale. Ha partecipato nel singolo a sei finali ATP, vincendone cinque.
Il nativo di San Candido ha già un primato importante, essendo l’italiano più giovane ad aver vinto un torneo del circuito maggiore nell’era Open. Sinner è già il numero 9 della classifica ATP. Nel 2020, nelle sfide del Grande Slam, ha raggiunto i quarti finali del Roland Garros. L’italiano si è ben distinto anche in doppio, vincendo un titolo ATP nell’unica finale sin qui disputata.
La cosa curiosa è che Jannik iniziò con lo sci, come molti bambini in Trentino, dimostrando un certo talento nello slalom gigante. A otto anni, contemporaneamente, cominciò anche ad apprendere l’arte del tennis con i maestri Heribert Mayr e Andrea Spizzica. Dopo cinque anni di allenamenti, Sinner scelse di dedicarsi esclusivamente al tennis. Nell’estate del 2014, il giovane decise di trasferirsi a Bordighera dove venne allenato da Riccardo Piatti e Andrea Volpini nel più antico tennis club d’Italia.
Sinner e il paragone con Valentino Rossi
Il giovane è diventato un uomo. Oggi vive a Monaco e parla fluentemente italiano, tedesco e inglese. La sua migliore qualità risiede nella sua straordinaria maturità. Il campioncino riesce a mantenere la mente lucida anche nei momenti clou delle sfide. Il nativo di San Candido si è dimostrato pronto alle grandi sfide e ha disputato con coraggio il torneo delle ATP Finals. Nei duelli con i migliori al mondo, il ragazzo prodigio ha messo in luce le sue qualità migliori: la calma e l’imperturbabilità.
Dopo la sfida all’ultimo respiro al numero 2 al mondo, Daniil Medvedev, il presidente dell’ATP, Andrea Gaudenzi ha paragonato Sinner a leggende dello sport italiano, come Valentino Rossi o Alberto Tomba.
“Io il Valentino Rossi o l’Alberto Tomba del tennis? Per diventare un personaggio del genere non solo devi ottenere grandi risultati, ma avere una grande personalità e un grande rispetto per gli altri”, ha replicato Sinner alla Gazzetta dello Sport.
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Il paragone è di quelli che farebbero tremare i polsi anche ad un campione navigato del tennis. Alberto Tomba e Valentino Rossi hanno, nelle rispettive discipline, fatto la storia e ottenuto risultati sportivi strepitosi. L’altoatesino deve ancora farne di strada. “Ho vent’anni, devo migliorare tanto – ha spiegato Jannik Sinner – forse sceglierei Alberto Tomba perché sciava, ma amo molto anche la velocità”. Il tennista potrà, fra pochi giorni, mettere in mostra il suo talento in un altro importante appuntamento come la Coppa Davis.