Valentino Rossi in Yamaha non era forse tanto amato da tutti i compagni, forse ne oscurava qualcuno, ma non è da lì che nacque tutto.
Maverick Vinales ha detto addio a Yamaha l’estate scorsa e come noto, ha firmato per Aprilia. Il responsabile del progetto Yamaha in MotoGP, Lin Jarvis, ha parlato in una recente intervista di diversi temi, tra cui questo. Jarvis ha svelato diversi retroscena di casa Yamaha, parlando anche di Valentino.
A fare un bilancio di fine anno, la Yamaha ha terminato tra alti e bassi la propria stagione. Jarvis ammette che col senno di poi, le cose con Vinales sarebbero potute andare diversamente. Tra Maverick e Valentino, prima che i due andassero via, la Yamaha aveva certamente un team di un livello altissimo, come lo stesso dirigente dice.
Quanto influiva Valentino Rossi in Yamaha
Vinales avrebbe potuto far meglio? Senz’altro, per stessa ammissione proprio di Lin Jarvis. Ecco cosa ha detto sul passato dello spagnolo con la scuderia giapponese: “Maverick era al quinto anno e normalmente avrebbe sono progrediti fino a diventare un leader della squadra, perché prima di Valentino c’era sempre. Valentino, ovviamente, ha così tanta storia e così tanti legami con la Yamaha che a volte poteva fare ombra sul suo compagno di squadra“.
Su cosa sia successo alla fine, tra il team ed il pilota motociclistico ventiseienne, il dirigente riflette e spiega che fino a marzo-aprile scorso, avrebbe detto che sia la Yamaha che Vinales avevano preso la decisione corretta. Così dicendo fa capire che forse oggi, non darebbe la stessa risposta. Ma, che sia chiaro, non è a causa di Valentino che Vinales è andato via. Anzi lo spagnolo sarà anche presente alla 100 km di Tavullia.
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Si parla di Quartararo poi e qua non c’è nessun retroscena particolare. Jarvis dice che il francese, quando le cose non andavano bene in Yamaha era tra i più preoccupati, ma lui stesso è riuscito a rimanere concentrato e conseguire ottimi risultati senza problemi. “Era completamente fuori sincronia con ciò che stava accadendo dall’altra parte del box, e penso che la maggior parte di noi che ha lavorato con i campioni sappia che questo è il talento di un campione. – dice parlando di Quartararo – Il talento di un campione è riuscire a bloccare tutto il resto, rimanere concentrato sul suo lavoro, sulla sua missione, e non farsi influenzare da nient’altro. E quest’anno ha fatto un ottimo lavoro in tal senso”.