Non c’è tanto da temere per le Mercedes, secondo l’ex pilota inglese, Jenson Button, che si lancia in difesa di Lewis Hamilton.
La distanza si nota, già dalla classifica dei Costruttori. La Mercedes è uscita dalle regine della Formula 1. Tutto successo all’improvviso. Dal Mondiale perso da Lewis Hamilton all’ultimo week-end, ad un nuovo Mondiale, che rischia di cadere nell’anonimato. Cosa sta succedendo alle Mercedes?
Proprio Hamilton, si è detto costretto a rispondere alle critiche, meno, arrivano invece alla voce George Russell, anche perché il ragazzo di King’s Lynn, è solo al suo primo anno in Mercedes ed inoltre, è un classe ’98. A lui, può esser dato tempo ed in fondo, di quei 77 punti tra i Costruttori, 49 sono suoi. Ma non è tutto da dare per finito. A spiegare il perché, è uno che di pista qualcosa ne sa, l’ex pilota britannico, Jenson Button, ritiratosi nel 2017.
In aiuto di due piloti inglesi quindi, arriva proprio un connazionale, che non vuole unirsi al tiro a bersaglio, sui giovani colleghi e sulla scuderia, che fatica a trovare prestazioni e risultati. E Toto Wolff, ha già fatto capire che a Brackley ci sarebbero ancora alcune difficoltà e quindi anche quella di Miami potrebbe essere una Gara abbastanza difficile per le argentate. Ed ecco quindi Button, che ha già detto la sua su chi pensa che Leclerc sia già più forte di Hamilton.
Ad intervistare l’ex campione mondiale, visto che si correrà negli USA, dove l’attenzione per la F1 sta crescendo a dismisura, è stato il New York Post, con la stampa statunitense evidentemente incuriosita, da quello che starebbe succedendo ad Hamilton (più che a Russell). Ed il classe ’80 ha subito visto il bicchiere mezzo pieno: “È insolito per molti ragazzi del team, dato che è la prima volta che non vincono – spiega il britannico – ma sarà un bene per le loro carriere. C’è bisogno di perdere a volte, ti rafforza come persona, ti insegna molto”.
Ma ciò non vuol dire, spiega il quarantaduenne, che in casa Mercedes si siano già arresi. E tantomeno, proprio Hamilton, che secondo Button continua ad essere un elemento importantissimo per la casa di Brackley. L’inglese, dice Button, non ha perso la testa ed inoltre: “È un sette volte campione del mondo, quasi otto, continuerà a combattere finché vorrà. Se vuole essere competitivo, sarà competitivo”. La sua è una certezza o una speranza? Lo scopriranno presto, gli altri piloti in pista.
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