Joan Mir, c’è una cosa che proprio non digerisce: la sua risposta piccata

Torna a parlare, Joan Mir, prima della prossima stagione: non è contento di alcuni aspetti, ma non accetta critiche.

Il 2022, sarà il quarto anno in classe regina ed anche con la Suzuki Racing, per Joan Mir. Il maiorchino classe 1997, inizia a sentire la pressione per i mancati risultati in MotoGP, la stessa che gli viene addossata più dai media, che forse dalla stessa squadra, che continua a dimostrare di credere in lui.

Joan Mir (Getty Images)
Joan Mir (Getty Images)

Poco interessa però allo spagnolo, di quel che si racconta. Dopo aver fatto una promessa per il 2022, ha confessato a Speedweek la sua frustrazione. Effettivamente, a memoria, quasi nessuno ricorda di una vittoria del Mondiale come quella dello spagnolo: solo un primo posto, gli bastò nel 2020.

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Joan Mir su chi gli chiede delle sue vittorie

Le statistiche sono lì per essere lette, e nessuno potrà mai smentirle, neanche lo stesso Joan Mir. Però, il maiorchino sembra infastidito, dal fatto che qualcuno gli chieda come mai in carriera, abbia raggiunto una sola vittoria in tre anni di MotoGP. Ecco il fastidio dello spagnolo: “Ci sono due punti di vista. Le persone che lo dicono non sanno nulla delle corseGli altri che seguono bene le gare e conoscono le moto hanno un’opinione diversa. Io ascolto loro”. Ad ogni modo Mir non ha certo smesso di cercare ancora nuove vittorie.

Infatti, lui stesso ha spiegato la sua frustrazione ed il rammarico su Quartararo, ha detto anche che nel 2020, fu quasi una strategia, vincere poco. O meglio, solo una volta. Ma Mir spiega che in quell’anno lottava per il titolo (che poi vinse) e quindi preferì non prendersi troppi rischi e correre per i punti che gli servivano. Con conseguenza, l’unico primo posto al GP d’Europa.

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Infatti, gli viene riconosciuto che nel 2021 è stato proprio lui, uno dei piloti ad essersi schiantati di meno. Lo spagnolo ammette di volere ovviamente il massimo da sé e dalla moto, ma spiega anche: Non bisogna dimenticare che Suzuki ha solo due moto in pista. Ecco perché è sempre importante arrivare al traguardo”. Il rischio forse, è che il buon Mir finirà per non piacere mai agli appassionati, che invece amano proprio i rischi e la voglia di arrivare sempre primi, che caratterizzano questo sport. Però nel 2020, fu il risultato finale a dargli ragione, col Mondiale arrivato a 171 punti. Ma nel 2022, sicuramente lo spagnolo vorrà zittire i critici.

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