Dopo un inizio non troppo buono, Zarco arriva in Indonesia con in mente già i punti dove migliorare per tornare a lottare per il podio.
Era partito per cercare di essere nella mischia dei migliori. Invece Johann Zarco ha chiuso il primo GP della stagione, quello in Qatar, a 10″ dalla vetta e senza mai mostrare un passo competitivo. Ma in Indonesia, dove nei test di qualche settimana fa sono stati tutti racchiusi in poco più di un secondo, il francese proverà a dare la prima svolta di questa stagione.
La vera incognita sarà il tempo( è prevista pioggia) ma anche le condizioni della pista, molto sporca durante le prove effettuate dalla MotoGP prima dell’inizio del Mondiale. Per molto un fattore che renderebbe davvero rischioso correre a Mandalika.
“Mi sento molto rilassato per iniziare il weekend – ha confessato alla stampa Zarco -. Visto quello che sono stato in grado di fare nella gara in Qatar, sono anche abbastanza calmo perché so che ci sono alcune grandi aree da migliorare. Ho una strategia diversa per sentirmi meglio sulla moto, perché per diversi mesi ho cercato di adattarmi ma non ero coerente con quanto facevo: quando ho iniziato bene, è stato molto bello, ma sono state due volte su dieci e non posso scommettere su quelle due volte prima della gara. Questo è anche il motivo per cui ho perso molto tempo su questo, ma non è un gran dramma perché per il resto direi che è tutto sotto controllo”.
Zarco poi ha spiegato meglio le sue sensazioni in Qatar: “La gara è stata davvero interessante in termini di ritmo, ma sto lavorando per avere un approccio diverso per essere più forte durante il weekend, e soprattutto domenica. Sabato ho fatto un ottimo lavoro e domenica è andata abbastanza bene: ho solo perso troppo tempo (all’inizio). Ma il mio ritmo non era ancora quello del podio e la Ducati non era forte come l’anno scorso: abbiamo avuto dei problemi che non siamo riusciti a risolvere durante il weekend”.
Poi il transalpino ha descritto le insidie del nuovo tracciato, che entra quest’anno nel Mondiale: “La preoccupazione è principalmente per l’ultima curva e le prime curve fino alla curva cinque. Se è sporco come lo era durante i test, sarà sicuramente un grosso problema per la gara, quindi dovremo vedere. Ma cerco di non pensarci troppo perché non cambierà la situazione. Perché Moto2 e Moto3 forse renderanno le cose un po’ migliori, ma non perfette”.
Di certo c’è che la GP22 è nata sì bene ma è ancora parecchio da svezzare. Ed è questa forse una delle differenze rispetto allo scorso anno. Ma non solo, secondo Zarco: “La Ducati è stata molto forte all’inizio della scorsa stagione perché eravamo in vantaggio per quanto riguarda le diverse strategie di partenza. Poi le altre Case sono progredite nel corso della stagione e soprattutto nella seconda parte della stagione. La prestazione c’è ma bisogna avere più costanza per avere più possibilità di fare bene ogni volta”.
Le previsioni meteo prevedono piogge per questo fine settimana. Ma il francese del team Pramac non fa drammi: “Se piove sarà meglio fisicamente, perché fa veramente caldo. Se piove sarà un vantaggio per me, e anche se la pista è sporca posso cavarmela: in generale con le gomme da pioggia vado bene, quindi può essere a mio vantaggio e questo mi farebbe piacere”.
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