Marc Marquez ha lasciato senza parole il paddock della MotoGP al Mugello: il suo ex rivale esalta il fenomeno di Cervera.
La notizia del quarto intervento di Marc Marquez ha sconvolto il paddock del Mugello e tutti gli appassionati del motorsport. Ha corso la sua ultima gara stagionale prima di partire per Madrid e poi mettersi subito in volo per gli States, dove giovedì subirà la quarta operazione all’omero dal luglio 2020 ad oggi, l’ultima 18 mesi fa. C’era anche Jorge Lorenzo come inviato di Dazn che ha commentato la news a caldo.
Il cinque volte iridato ha condiviso la sua ultima stagione in classe regina proprio nello stesso box Honda di Marc Marquez. “Sta vivendo il peggior momento di sempre, anche il team Honda. Prima di iniziare la stagione 2020 avevano firmato un contratto di quattro anni per cercare di battere record e di superare Valentino Rossi nei titoli, e ce l’avrebbe fatta senza quella gara di Jerez…“. Dall’inizio del Mondiale i risultati sono stati poco incoraggianti, complice una RC213V che aveva cambiato profondamente gli equilibri durante la pausa invernale. Ma anche a causa della sua condizione fisica non ottimale.
Marc Marquez pilota unico al mondo
Nonostante tutto ha stretto i denti fino all’ultimo, aspettando che l’osso si solidificasse prima di ricevere la chiamata dei dottori che lo convocano in sala operatoria per il 2 giugno. E pensare che nella stagione 2021 ha persino vinto tre GP: “Solo lui poteva vincere qualche gara e dimostrare quando sia coraggioso e forte. Però era arrivato ad un punto in cui non si divertiva più – ha osservato Jorge Lorenzo -, devi essere al 100% per pilotare queste moto e competere con i tuoi avversari“.
Giunto all’età di 29 anni, il pluricampione di Cervera non è certo tra i più giovani piloti in griglia, ma secondo il maiorchino può ancora dire la sua al ritorno: “È ancora giovane. Marc ha 29 anni, gli restano almeno altri cinque anni se tornerà in forma. Valentino è arrivato a 42, quindi avremo Marc ancora per un po’, ed è una bestia mentalmente. Dico sempre che a livello mentale Marc è unico, è il numero uno“.
Nonostante l’infortunio di Jerez ha proseguito senza mai arrendersi, anche dopo la caduta in allenamento nello scorso autunno, quando ha rimediato un problema di diplopia, e dopo il terribile highside a Mandalika: “Non ne è mai uscito spaventato ed è quello che lo differenzia dagli altri piloti, che gli ha fatto vincere tanti titoli e che lo farà riprovare“. conclude.