Ormai è partita la rivoluzione in casa Stellantis. E riguarderà anche un marchio storico come la Lancia. Ecco cosa bolle in pentola.
C’è un marchio storico italiano che è pronto a rilanciarsi prepotentemente in Europa. Ed è Lancia. Dopo anni di immobilismo, con un solo modello in produzione, la Ypsilon, sicuramente tra i più iconici del gruppo negli ultimi decenni e ormai giunta alla sua terza generazione dal 2011, ecco che qualcosa si sta muovendo finalmente. Ad annunciarlo nelle settimane scorse Luca Napolitano, nuovo amministratore delegato, che al Corriere della Sera ha illustrato alcuni ritorni importanti per questa casa storica.
Il boss di Stellantis, Carlos Tavares, ha presentato invece un piano decennale e ha confermato la strategia secondo cui la redditività viene chiaramente prima del volume. E uno degli obiettivi è Mercedes, non un competitor qualunque. ma questo fa capire cosa si sta muovendo ora attorno a Lancia.
Lancia, un futuro che guarda al passato
Al momento è chiaro che l’azienda italiana, a differenza di Alfa Romeo o DS, non intende diventare un marchio globale, concentrandosi invece sul mercato europeo. Tra i Paesi da “assaltare” principalmente ci sono Germania e Francia, due pezzi grossi. E non è un caso. Infatti sono due nazioni dove l’elettrico sta andando molto e Lancia punta molto su questo fattore per i suoi prossimi modelli. Inoltre si spingerà forte sul marketing online, per “rendere possibile l’acquisto di un’auto con soli tre clic”, come ha promesso Napolitano.
E allora sale l’attesa per le macchine Lancia che daranno inizio a questa (ri)scossa. Di certa per ora c’è la Delta (2026 o 2028?), nome che porta alla mente la mitica vettura che ha trionfato negli anni ’80 nei rally di tutto il mondo e rimasta un’icona tra gli appassionati di auto sportive. “Un’auto emozionante, un manifesto di progresso e tecnologia”, ha descritto Napolitano la nuova Delta, che si baserà sulla piattaforma Stellantis STLA Medium, già usato per modelli come DS4, Opel Astra e Peugeot 308. Inizialmente la Delta dovesse essere disponibile solo come ibrido plug-in con una gamma di potenza compresa tra 180 e 225 CV e come versione a trazione integrale tra 300 e 360 CV, ma ci sarà anche una Lancia Delta HF. Poi però via al 100% elettrico, con un’autonomia fino a 700 chilometri e una potenza compresa tra 125 e 180 kW (da 170 a 245 CV).
Nel 2025 invece Lancia presenterà un crossover puramente elettrico nella classe delle compatte, sempre sulla piattaforma STLA Medium. Probabile che, ripescando dalla propria storia, si chiami Aurelia. E sarà prodotto nello stabilimento del sud Italia a Melfi. Un anno prima invece sarà la volta della nuova Ypsilon, che sarà anche l’ultimo modello del marchio con motore a combustione e il primo con trazione elettrica. Si baserà su una piattaforma più grande: basti pensare che i modelli di riferimento saranno Peugeot 208, Opel Mokka e DS3 Crossback. E questa non sarà più costruita nello stabilimento polacco di Tychy, ma a Saragozza in Spagna.