Uno dei primi a parlare di questo argomento, è il giovanissimo Lando Norris, dicendo che non ci trova nulla di male.
Sta ancora attendendo la sua prima vittoria in F1, il giovane Landro Norris, ma non si può dire che non sia uno dei più talentuosi giovani piloti del Circus. Il nativo di Bristol nel 2022, completerà quella che sarà la sua quarta stagione in classe regina, e tutte svolte in McLaren.
Ora proprio la McLaren ha svelato una rivoluzione per il 2022, che si immagina possa aiutare davvero tanto sia Lando, che il suo compagno di scuderia, il più esperto Daniel Ricciardo, che ha vinto l’anno scorso il GP d’Italia, proprio con Lando secondo dietro di lui, a completare un podio quasi tutto arancione. Ma non è stato sempre così facile, con tutte le pressioni del caso. Ecco cosa ha svelato oggi, proprio Norris.
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Lando Norris: un esempio fuori dalle piste
L’inglese, riporta Speedweek, ha rivelato alla stampa, dopo la conclusione del suo terzo anno in F1, che ha avuto bisogno di aiuto per tutte le pressioni, che questo mondo comporta. Infatti, se oggi il ragazzo di anni ne ha 22, è facile realizzare che al suo esordio in Australia nel 2019, di anni ne aveva ancora poco meno che 19. “L’ho trovato estenuante da affrontare, quindi ho cercato il modo per poterlo fare al meglio”, ammette oggi il numero due della scuderia di Woking.
Ora, certamente il Lando più timido e giovane dei primi tempi, ha lasciato spazio ad un pilota sicuro dentro e fuori le piste. Proprio il britannico per esempio, si è preso la briga di demolire le Pirelli, cosa che a non avere una gran personalità, un pilota eviterebbe di fare. Eppure, il ragazzo classe ’99, come dicevamo, ha avuto le sue difficoltà.
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Norris chiese aiuto ai suoi primi tempi, agli uomini della McLaren, finendo per finalizzare più incontri con gli specialisti di ‘Mind’, un ente benefico per la salute mentale. Ed è vero ciò che dice, questo è un argomento di cui ancora oggi si fa fatica a parlare, figurarsi per una persona così famosa. Invece il ventiduenne ha espresso il suo parere: “È stato un bene per me, ma vedo che è ancora un argomento di cui alla gente non piace parlare. E penso che questo debba cambiare – ammette il pilota – È bello vedere sempre più persone trovare il coraggio di parlarne. E non ci vedo niente di negativo“.
Il giovane britannico ha poi ammesso di aver ascoltato persone sui social, che si sono rivolte a lui per ammettere che proprio la sua testimonianza, ha dato loro il coraggio di intraprendere strade simili. E certo, al solo immaginare non solo le pressioni, ma anche tutti gli sforzi mentali e fisici a cui sono sottoposti questi ragazzi, un aiuto esterno dovrebbe sembrarci una cosa più che normale. Ora i tifosi McLaren, aspettano solo la sua prima medaglia d’oro in classe regina.