Tra i piloti che non entreranno nella storia c’è sicuramente Nicholas Latifi, ma i danni e pasticci del canadese ormai sono la normalità.
Ci sono tanti modi per poter far parlare di sé nel corso del tempo e Nicholas Latifi è sicuramente riuscito a trovare una modalità che non lo porterà a essere considerato uno dei grandi della propria storia, ma che di sicuro lo ha tolto dall’anonimato nel quale era entrato all’inizio della propria avventura in F1, con i pasticci che lo stanno portando a essere considerato sempre di più come un vero e proprio disastro dell’automobilismo mondiale.
Bisogna ammettere che ormai è triste dover fare un articolo nel quale si parla di un errore di Latifi, giuriamo che non c’è assolutamente nulla di personale e che vogliamo augurare tutto il meglio possibile al pilota canadese che dovrebbe però iniziare a prendere in considerazione anche qualche altra idea per il futuro lavorativo.
Se fino all’incidente che è costato il Mondiale a Lewis Hamilton ad Abu Dhabi nel 2021 si parlava di lui come di un pilota di basso livello e che non sarebbe mai stato in grado di emergere, da quel momento i riflettori sono stati puntati sempre di più su di lui e Nicholas ha iniziato a compiere una serie di errori a dir poco incredibili.
Lo schiantarsi contro il muretto è diventata la sua specialità e ora sembra anche che ne abbia imparata un’altra non proprio edificante, ovvero il mancato rispetto della bandiera blu non dando la possibilità ai suoi colleghi di poterlo doppiare in tranquillità.
Già a Monaco infatti si era reso protagonista di un simile errore danneggiando e non poco Charles Leclerc, ma in quell’occasione i giudici avevano chiuso un occhio per la particolarità del tracciato che rende in certe zone molto complicato il passaggio di due vetture, ma il cartellino giallo era scattato.
Ecco allora che a Baku il buon Latifi ci è cascato ancora una volta, con il canadese che non ha concesso lo spazio all’Alpha Tauri di Pierre Gasly di poter effettuare comodamente il doppiaggio ed ecco allora che in questo caso è scattata la penalità di cinque secondi al termine del Gran Premio, rimpolpando così l’ultimo posto del canadese in gara, aggiungendo anche un punto tolto alla sua super licenza.
Latifi e il posto a rischio nella Williams
Che la Williams stia attraversando un periodo davvero molto complicato della propria storia è cosa nota e chiara a tutti da diverso tempo, ma sicuramente è triste vedere come una Scuderia storica che ha visto sul proprio sedile dei campionissimi come Nigel Mansell, Nelson Piquet o Ayrton Senna essere ridotta in questa situazione.
Sicuramente Latifi non ha colpe a riguardo, ma con l’addio di Nikita Mazepin dalla F1 si sta ritagliando sempre di più il ruolo di pecora nera del circus, con l’ultimo posto in classifica a zero punti che è condiviso solamente con Mick Schumacher, altro elemento che sta rischiando seriamente la conferma di gara in gara.
Assieme a loro c’è anche il tedesco Nico Hulkenberg, ma il teutonico è stato presente solo nelle prime due gare con l’Aston Martin per sostituire un Sebastian Vettel fermato dal Covid, per questo motivo è chiaro a tutti come ormai la situazione sia davvero complicata, con Latifi che si può definire a tutti gli effetti un pesce fuor d’acqua all’interno della F1 e con la Williams che ormai è prossima a una decisione drastica nei suoi confronti.