La prestazione di Charles Leclerc a Imola è stata molto negativa e ha lasciato l’amaro in bocca, con un ex Ferrari che lo ha bacchettato.
Quando si sta dominando un Mondiale è molto facile perdere la concentrazione e cercare di strafare, in particolar modo quando si è giovani e si vuole a tutti i costi arrivare sempre al successo massimo, cosa che però non è per nulla facile, in particolar modo quando si è un ragazzino dalle grandi aspettative come Charles Leclerc, per questo è importante che Imola sia da lezione.
Vincere un Mondiale è un’impresa che solamente in 34 piloti della storia sono riusciti a realizzare, dunque stiamo parlando dell’assoluta élite dell’automobilismo di tutti i tempi ed entrarci non è una cosa affatto semplice, in particolar modo per un ragazzo che per la prima volta si gioca il titolo.
Charles Leclerc è senza ombra di dubbio uno di quelli che più di tutti ha la grande possibilità e opportunità di entrare a far parte della storia della F1 nei prossimi anni, magari già ottenendo un grande successo in questa stagione, ma deve essere bravo a lottare fino alla fine senza troppe sbavature.
Non si può vincere sempre e a Imola era chiara la superiorità della Red Bull nei confronti della Ferrari, dunque perché non provare a mantenere un terzo posto e sperare forse a un certo punto di provare a recuperare Perez, ma il monegasco non è stato in grado di mantenere il sangue freddo e si è schiantato contro il muretto, dovendo accontentarsi del sesto piazzamento.
Chi non lo ha graziato è stato l’ex ferrarista Gerhard Berger, pilota che ha spiegato come per lui siano inconcepibili certi atteggiamenti in pista, come ha ben spiegato alla trasmissione austriaca “Sport and Talk From Hangar 7”.
“Non puoi permetterti errori del genere in un campionato così difficile. Ok, in un duro duello non dico niente se succede qualcosa. Ma era tutto solo e aveva tutto il tempo del mondo”.
Berger ha ragione: Leclerc deve maturare
L’errore più grande che si possa compiere quando a inizio anno un Mondiale va per il meglio è credere di avere una macchina talmente più forte da poter essere in grado di ottenere qualsiasi tipo di risultato, ma nulla è più sbagliato e dannoso di questo tipo di ragionamento.
Bisogna essere bravi a capire quando è il momento di spingere e quando invece diventa necessario gestire nel corso della gara, perché il rischio che i 7 punti buttati via da Leclerc, dai 15 del terzo agli 8 del sesto posto, possano risultare fatali a fine anno è sicuramente concreto.
27 punti sono ancora un buon margine, ma in 4 Gran Premi le vittorie sono andate due volte al monegasco e due all’olandese, ecco dunque perché non si può in alcun modo pensare che il Mondiale sia già terminato.