Leclerc e Senna sono accumunati non solo da un grande talento: c’è pure un interessante dato statistico che condividono.
La gara di F1 disputata a Monaco lascia tanta amarezza a Charles Leclerc. Partito dalla pole position e rimasto primo nelle prime fasi, è stato poi beffato da un clamoroso errore di strategia del box Ferrari.
Il quarto posto nel Principato rappresenta una sconfitta per lui, che aveva tutte le carte in regola per vincere e ridurre lo svantaggio in classifica rispetto al leader Max Verstappen. Invece è aumentato di 3 punti, per un totale di 9 a favore del pilota della Red Bull.
Di positivo c’è che ha spezzato la maledizione riguardante il non riuscire ad arrivare al traguardo nella sua gara di casa, ma si tratta di una consolazione veramente magrissima. Oggi poteva fare bottino pieno e invece è rimasto molto deluso. Avrà molto di cui parlare con il team di Maranello per evitare che si ripetano errori simili.
F1, Leclerc ha un dato in comune con Senna
Leclerc sabato nelle qualifiche a Monaco ha conquistato la quattordicesima pole position della sua carriera in F1. Ha così raggiunto piloti come Alberto Ascari, Ronnie Peterson, James e Max Verstappen.
Ma con quattordici pole ottenute il pilota monegasco ha vinto in sole quattro gare. Si tratta di un dato che lo accomuna con Ayrton Senna, che quando aveva raggiunto lo stesso numero di pole aveva conquistato solamente quattro vittorie.
Entrambi condividono il fatto di essere particolarmente veloci sul giro secco, però poi in gara gli è capitato di non riuscire a capitalizzare abbastanza. A volte per episodi sfortunati e altre per la non sufficiente competitività della monoposto.
La Ferrari in questi anni con Leclerc non è esattamente quella del quinquennio vincente di Michael Schumacher. Per il driver monegasco non è stato facile in questi anni guidare la Rossa e non poter ottenere sempre il risultato sperato. Quest’anno la macchina sembra da titolo, però capitano episodi che lo danneggiano come si è visto prima a Barcellona e poi a Monaco.
Senna ha fatto le sue prime sedici pole position al volante della Lotus, una vettura che non era da titolo ma con la quale riuscì lo stesso a dimostrare di avere la stoffa del fenomeno. Dal 1988 è passato in McLaren e ha potuto togliersi la soddisfazione di diventare per tre volte campione del mondo di F1. Anche Charles spera di farcela, anche se con la Ferrari e non dovendo cambiare team.