Il quarto posto rimediato a Montecarlo da Leclerc ha scatenato numerose polemiche. E a dare ragione al pilota Ferrari è un grande ex.
Montecarlo è uno di quei GP che segnano la carriera di un pilota. Vuoi o non vuoi, quanto accade tra le stradine del Principato farà parlare per parecchio tempo. Anzi, con ogni probabilità te ne ricorderai per sempre. Qui si sono scritte pagine della storia della F1, ed è accaduto anche quest’anno, con la vittoria a sorpresa di Sergio Perez dopo il dominio Ferrari in qualifica. Un successo merito anche di una Rossa andata nel pallone sul più bello, cosa che ovviamente ha fatto infuriare quel Charles Leclerc che proprio davanti ai suoi connazionali voleva lasciare il segno, dando una sterzata netta alla sua stagione.
Certo è che oggi guidare con queste auto così grosse tra le strade di Monaco è un’impresa ardua. Lo spettacolo lo ha dato il meteo, che ha reso imprevedibile la corsa, ma di sorpassi in pratica non se ne sono visti. Di botti però sì, anche spettacolari, vedi Mick Schumacher. A parlare di quanto accaduto è stato un ex, che però in sei anni di F1 a Montecarlo non ha mai avuto grande fortuna. Parliamo di Hans-Joachim Stuck, attivo tra il ’74 e il ’79 nel Circus.
In cinque occasioni che ha corso nel Principato, Stuck è arrivato solo una volta, e ai piedi del podio. Ma era anche un’altra epoca, dove correre per le vie di una città era un rischio. Al programma televisivo “Sport and Talk from Hangar-7“, l’ex campione del mondo di auto sportive e vincitore di Le Mans ha così descritto l’incidente del giovane Schumacher: “Si è visto che la pista è ben protetta con queste barriere TecPro. Ai miei tempi era diverso. Le immagini dell’incidente di Schumacher sono estremamente spettacolari, ma l’energia viene dissipata all’impatto e questo è l’obiettivo delle nuove barriere. Tuttavia, lo ammetto: sono stato sollevato nel vedere che Mick sia uscito indenne“. Anche perché alla sua epoca spesso non era così.
Stuck però poi si è dedicato in particolar modo a quanto vissuto da Leclerc a casa sua. Il pilota Ferrari sperava davvero di rispondere alla grande al ko di Barcellona ma ancora una volta ha masticato amaro, per colpe non sue: “È un vero peccato perdere la gara a causa di un errore tattico del genere da parte della Ferrari. Soprattutto nella gara di casa. Sono davvero dispiaciuto per Charles. In Italia ha fatto scalpore questo ko perché è particolarmente emotivo come Paese quando si parla di sport motoristici, l’ho notato quando guidavo un motore Alfa alla Brabham in quel momento”.
E ha bocciato il ricorso Ferrari nel post gara per la questione superamento della linea dei box da parte di Perez e Verstappen: “Max era in linea quando rientrava in pista, ma non oltre. Da quattro anni esiste anche un sistema in cui un sensore sotto l’auto valuta esattamente dove si trova l’auto. Fu sviluppato allora per dare un aiuto ai commissari”.
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