Il campione argentino fresco vincitore con la sua nazionale della Coppa America è un accanito collezionista di auto.
La sfida tra Leo Messi stella argentina del Barcelona e Cristiano Ronaldo portoghese, campione indiscusso della Juventus non si gioca soltanto sul prato verde a colpi di gol o di palloni d’oro, lo scorso decennio è stato letteralmente una loro esclusiva, ma anche in pista o per meglio dire su strada a colpi di rombi di motore e forme accattivanti. Messi cosi come Ronaldo è infatti un accanito collezionista di auto. La sfilata dei modelli a sua disposizione è assolutamente da brividi.
Bolidi dai prezzi fuori portata per qualsiasi “comune mortale” ma non per la stella argentina che ha a sua disposizione i tantissimi milioni di euro che ogni anno gli piombano addosso tra ingaggio con gli spagnoli del Barca e le innumerevoli sponsorizzazioni di cui gode. La sfida, insomma è tutta da tracciare, tutta da vivere, tra carrozzerie fiammati e loghi mitici. Leo Messi presenta quindi il suo secondo grande amore, ovviamente dopo il primo, quello che si sposa pienamente con il suo innato talento, il calcio.
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Leo Messi tra Lexus, Maserati ed Audi.. ma non è tutto
Le auto di Leo Messi si distinguono oltre che per l’assoluta bellezza e per la ricercatezza nello scovare il modello più accattivante e potente, per la diversificazione di quelli che potremmo definire i suoi gusti in merito. Auto dalle diverse caratteristiche, forme ed anche dimensioni in alcuni casi. Tra le sue perle possiamo trovare ad esempio una Audi RS6, station wagon da 600 CV che viaggia a medie altissime che superano abbondantemente i 300 km/h. La Cadillac Escalade, altro assoluto gioiellino, un bolide dal motore V8, 6.2 di cilindrata.
C’è poi la Dodge Charger SRT8, altra perla made in Usa, altro V8 da ben 500 CV. Possiamo inoltre ammirare, certo in teoria, la sua Ferrari F430 Spider, motore immancabilmente V8 da 315 km/h. Spazio poi alla Maserati Granturismo, alto preziosissimo gioiello. Niente a che vedere però con l’originalissima Pagani Zonda Roaster, un bolide da 700 CV e dal valore che sfiora i 2 milioni di euro.
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A far parlare del numero dieci argentino, secondo molti il più naturale erede di Diego Armando Maradona non sono quindi soltanto le sue prestazioni in campo, ma anche le sue personalissime collezioni, in testa, ovviamente, come si è potuto ben intendere quella di auto. Non parliamo di auto qualsiasi, questo è abbastanza evidente ma di modelle assolutamente consoni alla disponibilità economica del talento del Barcellona. Tra Ferrari, Maserati, Lexus, Audi e Dodge, insomma, andare a tutta velocità verso nuovi traguardi, calcistici e non, può apparire, metaforicamente parlando assolutamente molto più facile, parola di campione.