Un inizio choc di 2022 per Hamilton, che è alle prese con una Mercedes in crisi. Ma la vettura peggiore mai guidata è stata un’altra.
Non è sicuramente uno dei periodi migliori per Lewis Hamilton. La botta del titolo perso all’ultima gara lo scorso anno ai danni di Max Verstappen stenta a guarire. L’inizio di 2022 per il campione inglese è stato tremendo. La Mercedes W13 infatti si è rivelata una macchina indecifrabile per il team, che non riesce a capire dove migliorare un progetto che sembrava rivoluzionario ma che in realtà sembra essere nato molto male. Il podio in Bahrain è stato solo un episodio, frutto di un doppio ritiro Red Bull. La macchina anglo-tedesca, dopo anni di dominio, ora è tornata nel gruppo, a distanza dalle prime della classe.
Un 10°, un 4° e un 13° posto per Hamilton negli altri tre GP stagionali, che per ora hanno sancito anche il sorpasso del giovane compagno di box George Russell, che però continua a urlare ai quattro venti che il capitano è e rimarrà il 7 volte campione del mondo. La realtà però dice che il britannico è in netta difficoltà, sotto ogni punto di vista.
Hamilton, la W13 è la peggior auto di sempre?
Da più parti continuano le voci di un possibile ritiro. Ad alimentarle poi il profondo stato di delusione di Hamilton, acuito dal difficile GP di Imola, che lo ha visto sempre dietro all’Alpha Tauri di Gasly, incapace di superarlo. Il silenzio radio da prima di metà gara è sintomo di qualcosa che non va, dicono molti esperti. In tanti detrattori poi non vedevano l’ora del crollo di Hamilton, con l’inglese che più volte è stato costretto a rimandare indietro le esagerate critiche piovutegli addosso.
Una cosa però l’ha detto a Hamilton dopo Imola. Che questa, se non è la peggior macchina che ha guidato, poco ci manca. “Ci sono persone che guardano e dicono che non ho mai avuto una brutta macchina e posso assicurarti che invece l’ho avuta. Quella del 2009 era molto, molto lontana, ed è stata l’auto peggiore che abbia mai avuto. Questa macchina attualmente non è lontana da quell’esperienza, ma penso che abbia molto potenziale. Alla fine l’abbiamo messa a posto quella macchina e siamo tornati in in gioco. E ho la massima fiducia che la mia squadra possa farlo anche qui”.
E in effetti quella McLaren nel 2009 non era davvero un fulmine di guerra. In nove gran premi, solo un quarto posto come miglior risultato, poi dal GP di Spagna ,quinta tappa del Mondiale, andò sempre peggio, con la MP4-24 che finì costantemente oltre la top-ten e anche di molto. La svolta arrivò in Ungheria, dove Hamilton centrò a sorpresa il successo, merito anche degli aggiornamenti fatti dal team che resero la vettura finalmente guidabile. Il finale di stagione, come ricordato dall’inglese fu un crescendo, tanto che a Singapore centrò un altro trionfo che gli permise di chiudere in quinta posizione ma dovette cedere lo scettro di campione a Jenson Button e alla Brawn GP.
A conferma che questo è il peggior inizio dopo quel 2009 arrivano i risultati. Aggiustando il sistema di punteggio, Hamilton ha segnato 23 punti nelle prime quattro gare in quella stagione, mentre oggi ne ha 28. Ora toccherà alla Mercedes fare il miracolo. Ma ce la farà?