Alla presentazione della vettura W13, hanno parlato Wolff, Russell e finalmente anche Lewis Hamilton, ecco cosa spiega.
La Mercedes è tornata grigia e Lewis Hamilton è tornato ad essere lo squalo di sempre. Come ci fosse un accordo tra le parti, dopo tanto silenzio, il pilota inglese torna a far tremare i suoi avversari. Ci riuscirà anche in pista?
Sembra quasi fatto di proposito anche che proprio il classe ’85 torni a parlare quando la FIA manda a casa Michael Masi. Non dimentichiamo che in realtà l’assenza da media e social dell’inglese, sono dovute soprattutto alla conclusione, molto discussa del Mondiale 2021, per cui comunque Lewis fece i complimenti a Max Verstappen, molto sportivamente.
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Dopo però, il nulla. Il ragazzo di Stevenage non si è fatto più sentire e vedere dal mondo esterno. Forse aveva contatti con lui, Toto Wolff, ma neanche l’austriaco ha mai rivelato che Hamilton era certo di correre nel 2022. L’ex pilota non ha perso occasione anche pochi giorni fa per attaccare la FIA, e alla presentazione della nuova vettura ha detto: “I precedenti successi non contano in Formula 1, si ricomincia da zero. Abbiamo avuto solo due mesi di pausa, e non è stata davvero una pausa perché stavamo lavorando a pieno ritmo sulla nuova macchina”.
E così sono già tutti avvisati, ma se prima non parlano i diretti interessati, gli avversari non avvertono davvero la paura. Ed allora, parola al sette volte campione del mondo. “Sto con la Mercedes da dieci anni ormai, mi sembra un po’ irreale. Dato che George avrà la sua prima possibilità, ho ripensato ai miei primi giorni alla Mercedes. Lascerò che la stagione 2022 venga da me. Nessuno sa cosa ci riserverà”. Ma la cosa più importante la svela subito dopo.
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“Non ho mai detto che me ne sarei andato! – ammette il britannico – Ovviamente è stato tutto difficile in corsa e dopo Abu Dhabi. Avevo bisogno di lasciare tutto per un po’. Mi stavo rilassando con la famiglia e gli amici”.
Parla anche il ventiquattrenne Russell, ovviamente, che ribadisce di non essere un volto del tutto nuovo in Mercedes, lui che arriva infatti dal programma Mercedes Junior. Ammette anche, ancora l’inglese, che trova strano in senso positivo, sedere accanto al pilota a cui pochi anni fa chiedeva autografi: “Era una star per me allora, ora è il mio compagno di scuderia”, dice sorridente il nativo di King’s Lynn, che ora dovrà dimostrare di essersi meritato quel sedile.