Lewis Hamilton scherza sul futuro della F1: “Metterò un cuscino”

Lewis Hamilton ha parlato chiaramente sulle novità della F1 spiegando come non tutto si possa considerare nel migliore dei modi in futuro.

La F1 è un mondo in continua evoluzione e in continuo cambiamento e nel 2022 la rivoluzione è stata tale da portere anche a grandi perplessità da parte di diversi piloti, com per esempio Lewis Hamilton, leggendario sette volte campione del mondo, che ha spiegato come la situazione possa essere un po’ sfuggita di mano alla Federazione.

Troppi cambiamenti non sempre possono essere visti nel miglior modo possibile, perché obbliga i vari piloti a dover cambiare radicalmente il proprio modo di guida e a quel punto l’inglese ha deciso di utilizzare l’arma dell’ironia per spiegare il suo punto di vista.

Lewis Hamilton Mercedes (LaPresse)
Lewis Hamilton Mercedes (LaPresse)

Il 2022 si può definire a tutti gli effetti come l’anno zero della F1, anno in cui tutto viene cambiato e ribaltato e si capisce infatti come già dai primi test effettuati dalle monoposto, ci siano parecchie novità e un diverso andamento delle Scuderie rispetto al recente passato.

La Mercedes ha dimostrato già qualche scricchiolio e qualche tentennamento, con Lewis Hamilton che ha spiegato come tutte queste novità abbiano destabilizzato soprattutto le vetture dominanti che ora si trovano così a dover ripartire da zero.

Una delle più importanti scelte per il futuro della F1 è stato il passaggio da gomme di dimensio 13″ ad altre decisamente più grandi di 18″, un cambiamento che ha fatto sì che qualche pilota sollevasse il problema della visibilità.

Gli pneumatici così grossi infatti rappresentano un grande problema perché le loro dimensioni portano a una limitazione della visibilità, essendo queste più alte rispetto alla parta anteriore della monoposto, ma non è certo questo che può spaventare un campionissimo come Lewis Hamilton.

Il britannico infatti ci ha scherzato su e ha riso della cosa raccontando che avrebbe deciso di mettere un cuscino sotto il suo sedile in modo tale da poter avere una visibilità migliore e a pieno regime.

Non si sa effettivamente se la cosa sia stata detta per scherzare o realmente Hamilton abbia problemi di visibilità, dato che ai microfoni di RaceFans ha dichiarato di vedere troppo cielo dal suo abitacolo e che quindi potrebbe aver bisogno di un rialzo per poter essere più a suo agio in pista.

Problemi per la Mercedes, Hamilton inizia a spazientirsi

Indubbiamente il problema legato a un sedile troppo basso è un clamoroso difetto di produzione, dato che la Freccia d’argento e i suoi costruttori erano pienamente a conoscenza del fatto che ci fosse una rivoluzione in atto.

A questo punto è davvero impossibile credere che una Scuderia del genere non abbia tenuto conto della visibilità del pilota e del cambiamento dovuto all’utilizzo di nuovi pneumatici decisamente più grandi e che dunque limitano la visibilità.

Lo stesso Ricciardo in McLaren ha spiegato come le gomme siano così grandi da limitare i piloti, ma è davvero incredibile che Scuderie e aziene così quotate e con un nome così blasonato, cadano in errori del genere.

Il cuscino deve essere preso come battuta, perché non è assolutamente pensabile che un pilota della caratura di Hamilton possa correre una stagione intera con un sedile non stabile e dunque con uno strumento che potrebbe da un momento all’altro fargli perdere la giusta e corretta posizione.

Se la situazione è di un sedile troppo basso, allora la Mercedes ha toppato clamorosamente facendo un passo indietro incredibile e dimostrando che anche i migliori sbagliano e quando lo fanno il tonfo è veramente clamoroso.

Il Mondiale 2022 sarà deciso dai dettagli e proprio questi piccoli errori rischiano di essere fatali nel corso della stagione e soprattutto in un anno come questo dove non sarà soltanto la Red Bull a lottare per il titolo, ma anche la Ferrari, che nei primi test ha volato.

Se a Salisburgo e a Maranello non sono stati notati questi problemi è normale porsi delle domande, perché gli pneumatici sono uguali per tutti e dunque bisognerà capire il prima possibile come sia nato questo errore e riuscire a rimediare entro il 20 marzo.

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